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Sarà presentato questa sera alle 18,30 nella sede dell’associazione culturale Natakapa in via Sedile di Porto, “La nona ora”, l’intrigate romanzo di Maurizio Ponticello. Già nel titolo appare chiara l’intenzione dell’autore di suscitare curiosità nel lettore che, pagina dopo pagina, si ritroverà a confrontarsi con se stesso, prima ancora che con la forma stilistica e narrativa dello scrittore. Un libro da leggere tutto d’un fiato alla ricerca di una chiave di lettura assolutamente personale e soggettiva. Un’opera letteraria – questa di Ponticello – che nulla ha in comune con scritti preconfezionati il cui messaggio finale è unico e decodificato. Un romanzo “dedicato alle donne e agli uomini che, con gli occhi del cuore, imparano a vedere oltre le apparenze, oltre la paura”. Il libro, realizzato con la collaborazione di Vittorio Del Tufo e il reading di Simonetta De Chiara Ruffo, è uno scritto che pone il fruitore faccia a faccia con i propri preconcetti e paure. Tra le righe si può scegliere di imbattersi in una Napoli del secondo millennio in cui emerge prepotente una storia fatta di rituali e superstizioni, piuttosto che una metropoli specchio del mondo. Un viaggio immaginario tra politica e storia, oppure un thriller mozzafiato il cui limite è “quella facoltà della mente umana di creare immagini fornite dall’esperienza passata” a noi tutti nota come fantasia.