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di Eliana Del Prete
“Sono un po’ di anni che giro il mondo ma ‘cca m tremm ‘ o core”. Più che un saluto, si è trattato di una vera e propria dichiarazione d’amore a Napoli quella che il maestro Gianluca Terranova ha rivolto al termine di una magistrale esibizione del “Nessun dorma” alle centinaia di persone presenti ieri al concerto per voci e orchestra tenutisi nel cortile del convento di San Domenico Maggiore
La kermesse dal titolo”Enrico Caruso l’emigrante con la canzone napoletana nella valigia” voluta e sostenuta dal Forum delle culture in collaborazione con l’Associazione Terra – ha ripercorso attraverso le voci di quattro promettenti tenori:
Michele Cerullo,Francesco Malapena, Amedeo Moretti e Armando Valentino varie arie del noto repertorio lirico italiano con particolare risalto alle più famose canzoni di musica classica napoletana un tempo rese celebri in tutto il mondo da Enrico Caruso. Una notte di musica che ha raggiunto l’apoteosi con il Maestro Terranova, ospite d’onore della serata al quale la platea non poteva non reagire che con una standing ovation in risposta ad un “Core n’grato” in cui ogni acuto ha oltrepassato la barriera dell’orchestra – quella diretta da Susanna Pescetti – per giungere dritta all’anima. Note che risuonano ciascuna come un ipse dixit della lirica internazionale in virtù delle quali al tenore romano va il merito di rappresentare la nostra cultura musicale a livelli planetari.
“A Gianluca terranova che onora il nome di Enrico Caruso in Italia e nel mondo” è l’incisione apposta sulla targa che l’Assessore alla Cultura del Comune di Napoli Daniele ha conferito al grande tenore che in un parterre d’eccezione ha voluto ringraziare tra tanti il dott Pietro Gargano, suo mentore della lingua napoletana, in occasione della realizzazione dell’inedito “‘O sole ‘e Napule”, un brano scritto dal tenore e musicato dal regista Stefano Reali. Il 27 agosto Terranova sarà nuovamente a Napoli, all’Arena Flegrea, location che ben si presta alla grande lirica in una sfida artistica di portata colossale dove un’orchestra di appena -si fa per dire – 120 elementi, accompagnerà il maestro in un concerto che riproporrà le più belle arie e brani interpretate un tempo dal grande Caruso. Dunque l’appuntamento di fine estate da non perdere è con “Terranova, canta Caruso”.

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