20131023-110030.jpg Il Mattino pubblica una intervista a Corrado Ferlaino sulla vicenda Maradona, ecco uno stralcio.
Lei si occupò di questo contenzioso tributario?
«Tutt’altro. Non mi sono mai occupato delle mie tasse, curate dai miei commercialisti, figuriamoci se potevo farlo per altri. Sono ingegnere e sono specialista di altro. Delegai la faccenda al consigliere Ellenio Gallo, che in un secondo tempo diventerà presidente del Napoli per un breve periodo. Ellenio era bravissimo in materia fiscale e soprattutto conosceva i migliori tributaristi. Per di più era un intimo amico di Maradona. Quando giunse la ormai famigerata notifica, Gallo si precipitò ad avvisare Diego e gli indicò la strada da seguire, così come fece per Careca e Alemao. Maradona, però, si rifiutò di firmare il ricorso. Da quel che ricordo, ma sono ricordi vaghi, a Ellenio, che s’inventò l’impossibile per convincerlo, Diego avrebbe replicato più o meno così: non mi importa delle tasse italiane, tanto vado via dal vostro Paese».