20130911-223521.jpg Amedeo Carboni, ex collaboratore di Benitez, è intervenuto quest’oggi sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli rilasciando alcune dichiarazioni: “Sinceramente non sono stato sorpreso dall’immediatezza con cui gli azzurri hanno metabolizzato il diktat tattico di Benitez visto com’è la plantilla e conoscendo le caratteristiche dei giocatori. Ero sicuro che sarebbero stati molto attenti alle direttive di Rafa perchè è una persona molto amabile, non è un allenatore severo, è una persona che avendo girato mezza Europa, sa come trattare i giocatori.
Da Valencia a Liverpool, passando anche per Londra, Benitez ha vinto dappertutto, l’unica esperienza negativa è stata quella italiana, di Milano con l’Inter, anche se due titoli sono arrivati. Non è facile capire di chi è stata la colpa e non è nello stile di Rafa incolpare altri, quello che ha fatto al Napoli, non gli è stato permesso all’Inter, ossia di gestire una nuova campagna acquisti perchè lui sapeva meglio di tutti che quando si vince, va rifondata la squadra e vanno messi degli innesti importanti, come ha fatto la Juventus che pur avendo vinto, ha investito tanti altri soldi. La gestione del gruppo non è stata facile.”
“Vedendo giocare il Napoli è balzato subito agli occhi la fase offensiva, il Napoli con questo possesso palla ha la consapevolezza di poter far male in qualunque momento. Insomma, ha dato l’impressione di possedere una grande forza. L’impressione invece contraria nella fase difensiva che va un pò corretta e limata.”
“Nella sua esperienza spagnola ha dimostrato di aver sempre fatto un buon lavoro. Quando abbiamo vinto due volte la Liga con il Valencia, eravamo la squadra con meno goleador. Rafa era molto contento dei giocatori perchè si impegnavano molto. Avere un’esperienza internazionale conta moltissimo a questi livelli. Magari a gennaio considerando che c’è la finestra di mercato di riparazione può esserci un arrivo, soprattutto in difesa. Il Napoli ha preso due gol quindi poi alla fine non è andato così male.”
“Io e Rafa ci sentiamo ancora, il nostro rapporto non è cambiato. Lavorare anche io al Napoli? La mia figura come consulente tecnico poteva dare un po’ fastidio visto che c’è già un dirigente sportivo. E poi gli acquisti del Napoli sono stati fatti in una certa direzione. La Champions League è il primo obiettivo di una squadra come la Juventus soprattutto perchè quando vinci due campionati di seguito le motivazioni vengono dirottate su altri obiettivi. Per vincere qualcosa il Napoli già quest’anno può approfittare di questa situazione. La Champions League toglie le energie mentali non fisiche.
Milan, Inter, Roma e Fiorentina sono un gradino sotto ma non è detto che la situazione non possa cambiare nel corso del campionato. Sono tutte squadre buonissime che hanno le carte in regola per vincere, dipenderà però da come vengono gestite.”
“Il girone di Champions del Napoli è difficilissimo. Ma se vuoi arrivare in finale devi buttare fuori due tra Arsenal, Marsiglia e Borussia. Se passa questo turno però arriverà tranquillamente ai quarti di finale. Deve puntare a vincere contro il Marsiglia, cercare di fare il bottino pieno, perché Arsenal e Borussia sono degli squadroni. Però con l’arrivo di Benitez cambiano le aspettative rispetto alla Champions di due anni fa. Conoscendo Rafa credo che l’Europa per lui sia un fattore molto importante per far crescere anche la mentalità della squadra.”
“Prandelli sta dando all’Italia una mentalità vincente, vuole attaccare sempre e non limitarsi solo al gioco del contropiede. Sarà importante la completezza dei ruoli perchè in una squadra quando si parla di gruppo, in certi momenti si parla anche di sacrifici durante la partita.”