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di Eliana Del Prete
E’ appena cominciato lo sciopero di otto ore su tutti i turni di lavoro indetto “da RSA CGIL CISL UIL di categoria, di intesa con le segreterie e con i lavoratori tutti delle Terme di Agnano, nel ricordare il permanente stato di agitazione già proclamato in precedenza”. Questo quanto cita testualmente un comunicato inviato in data 25/10/2013 alle Terme Di Agnano Spa, al Sindaco di Napoli Luigi De Magistris, all’Assessore Enrico Panini e all’ Assessore De Palma nonché al Presidente del Consiglio Comunale e a tutti i consiglieri comunali.
Finalità della comunicazione è di rendere noto alle istituzioni lo stato di profondo disagio economico e morale avvertito dagli 81 dipendenti della struttura. “Le RSA ed i lavoratori – si legge nella nota – che insieme alle organizzazioni sindacali di categoria hanno sempre dimostrato la loro leale e piena collaborazione alla risoluzione delle problematiche di tutte le strutture delle Terme, invitano per l’ennesima volta il Comune di Napoli a voler assumere finalmente le più opportune iniziative per garantire un futuro all’azienda e a tutti i lavoratori e perché siano rispettate i ogni sede e pubblicamente le professionalità e l’impegno di ciascun lavoratore dimostrati in tanti anni di attività.”
Ciò che lamentano altresì nel fax i dipendenti è:”l’incapacità ad intrattenere corrette e proficue relazioni sindacali da parte di chi è stato chiamato a guidare dalle istituzioni un ‘azienda importante e prestigiosa quale quella delle Terme di Agnano”
L’astensione dal lavoro di quest’oggi viene esercitata come ultima ratio dal personale del complesso termale consapevole dei disagi che tale sciopero può apportare all’utenza nei confronti dei quali: ” i lavoratori si scusano con la clientela bisognosa per altro anche di particolari trattamenti curativi”.
Dalla pacifica manifestazione di stamane, emerge la forte volontà di cercare un dialogo con toni distesi, stemperando il clima di chiusura e silenzio generatosi in questi mesi. “Chiediamo solo di sapere se ci sarà un futuro per le Terme. Purtroppo – riferisce uno degli impiegati dell’antico complesso – siamo costretti a vivere alla giornata senza la certezza di poter arrivare a fine mese. Ora la struttura è in minima ripresa ora sembra che sia imminente una chiusura. Da parte dell’Amministrazione riceviamo poche, frammentarie e insufficienti notizie. Non sappiamo se e quale futuro lavorativo avremo”.
L'”opera”originata dall’eruzione di un vulcano avvenuto 4400 anni fa, la cui bellezza naturale ha ispirato gli autori di guaches del XVI e XIX secolo, oggi
sembra attraversare un grave momento di crisi, i cui segni riaffiorano nella visione di una non più ineccepibile manutenzione.

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