20130523-075022.jpg Ciccio Baiano, napoletano, ex calciatore del Napoli, ora vice allenatore di Sannino, allenatore napoletano anche lui: tutti e due hanno ancora un anno di contratto con il Palermo. «Già, siamo tutti e due napoletani. Magari De Laurentiis può chiamarci entrambi sulla panchina del Napoli. Dal punto di vista della napoletanità nessuno è come noi…», dice Ciccio Baiano scherzando ma fino a un certo punto visto che il sogno di ogni napoletano sarebbe quello di poter allenare un giorno gli azzurri. Il concetto di napoletanità espresso dal presidente De Laurentiis, come lo interpreti? «Secondo me voleva dire che l’allenatore deve essere coinvolto in pieno in quello che è l’universo Napoli, inteso innanzitutto come passione della gente per la squadra di calcio, visto che dal lunedì alla domenica si parla del Napoli. Napoletanità intesa anche come senso di appartenenza alla città». E poi? «E poi l’allenatore del Napoli deve essere lo specchio della squadra. O meglio la squadra deve essere lo specchio dell’allenatore. Una squadra che non molla mai fino all’ultimo secondo, giocatori che in campo danno tutto per la maglia. Questa che è stata la caratteristica del Napoli di Mazzarri. Alla fine sono i risultati che contano». Torniamo al Napoli e alla napoletanità: l’identikit potrebbe portare a Montella… «Montella sta facendo benissismo, un allenatore napoletano che ha la napoletanità. Ma adesso è difficile da prendere perché ha avviato un progetto importante Firenze. Tecnici così non si prendono nell’immediato». Benitez, il tecnico ancora in pole position… «Sarebbe un’ottima scelta. Non è napoletano ma conosce l’italiano e questo è già importante. E soprattutto è un allenatore di primissima fascia. Ma tutti i nomi che stanno circolando sono all’altezza per la panchina del Napoli».
Fonte: ilmattino