20131007-092252.jpg Due settimane di attesa sono tante, troppe. Soprattutto se sulla partitissima Roma-Napoli, prima contro seconda, c’è l’incertezza della sede e della data.
Il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, che è tifoso del Napoli e il 18 settembre era al San Paolo per la sfida con il Borussia Dortmund, dovrebbe oggi comunicare che il 19 ottobre non si può giocare all’Olimpico a causa della contemporanea manifestazione No Tav. E allora? La Lega deciderà d’accordo con le due società. Una soluzione può essere venerdì 18 e andrebbe bene al Napoli perché cinque titolari (Higuain, Hamsik, Maggio, Zuniga e Albiol) non hanno risposto alle convocazioni per le qualificazioni mondiali. Ma andrà bene a Garcia, l’allenatore della Roma grande rivelazione del campionato? Il nodo si scioglierà in queste ore. E’ auspicabile che non sia deciso un rinvio di due mesi perché sarebbe l’ennesima sconfitta organizzativa per il sistema calcio. E poi questa è una di quelle partite da giocare subito: si annuncia già spettacolare con i tanti campioni presenti e con la voglia del Napoli di compiere il sorpasso.

Con i loro successi e i loro gol Roma, Napoli e Juve hanno reso interessante l’ultima giornata di campionato. Inter e Milan hanno dimostrato carenze di organico e la bravura dei loro tecnici non è sufficiente per mascherarle. Allegri dovrebbe avere anche il problema di fare fronte all’assenza di Mexes, per il quale scatterà la prova tv dopo il cazzotto a Chiellini.

Benitez ha effettuato il turnover e i cambi hanno funzionato contro il Livorno. Il livello dell’avversario non inganni: è la testa che ha funzionato, il Napoli ha avuto l’approccio giusto alla partita e ha avuto un solo brevissimo calo di tensione. Giustamente Rafa chiede maggiore attenzione alla difesa, che sarà il reparto da rinforzare alla riapertura del mercato. Non crede più in Paolo Cannavaro, punta sul giovane Fernandez e non sul capitano, che è stato messo da parte senza una spiegazione e dovrà cercarsi una sistemazione: Mazzarri lo corteggia da tempo, avrebbe bisogno di lui per rendere più forte (più “mazzarriana”) la difesa dell’Inter.

Sarà interessante il confronto tra i due tecnici stranieri Benitez e Garcia alla ripresa del campionato. Il francese ha riacceso la luce della Roma, trascinata dal trentasettenne Totti che potrebbe clamorosamente rientrare nel giro della Nazionale. L’Italia si prepara per i due allenamenti con Danimarca e Armenia (questa partita si gioca a Napoli tra otto giorni) dopo aver meritatamente conquistato il passi per i Mondiali 2014. Nella lista del ct Prandelli non c’è il capitano della Roma, ma si rivede Pepito Rossi. Tra i convocati Balotelli, per il quale non è scattato il “codice etico” prandelliano perché la squalifica si è esaurita prima del raduno. La discutibile spiegazione tecnico-temporale è stata trovata per giustificare una scelta che ha ragioni stettamente calcistiche: non si può rinunciare ai gol e alla qualità di Super Mario, un attaccante che è in grado di far vincere il Mondiale all’Italia. di Francesco De Luca
Fonte:Ilmattino