di Eliana Del Prete

Sal Da Vinci: “Italiano di Napoli” è un progetto teso a dichiarare il mio senso di appartenenza a questa città”. Comincia con questa affermazione  la conferenza stampa tenutasi ieri al Teatro Augusteo dove, questa sera l’artista debutta nello spettacolo scritto con Alessandro Siani. 

All’inizio dell’incontro con la stampa, Sal Da Vinci ha presentato “Saranno Cronisti”un altro grande progetto sociale del quale ne è testimonial.

A fare domande all’artista partenopeo e al resto del cast dello spettacolo infatti, sono stati proprio i ragazzi del giornale on-line che vede coinvolte alcune scuole campane con in testa l’Istituto Comprensivo Giuseppe Fiorelli di Napoli che per primo ha schierato per l’occasione una compagine di oltre dieci cronisti in erba.

Con la disponibilità che solo i grandi posseggono, Sal si è concesso agli insoliti intervistatori per oltre un’ora, svelando, domanda dopo domanda l’anima della rappresentazione.

“Ho sempre amato la fantascienza – ha confidato Da Vinci – e da sempre sognavo una macchina del tempo capace di portarmi dove voglio. Poi – continua l’attore – ho realizzato che questa macchina è la musica, lei mi permette di fare un tuffo dove voglio”.

Per “Italiano di Napoli” Sal ha voluto un cast d’eccezione: Lorena Cacciatore, Lello Radice e Davide Marotta con le Scene di Roberto Crea. 

Tra battute e momenti di riflessione, Sal ha dispensato ai presenti piccole perle di saggezza soffermandosi, sull’imponderabilità della vita stessa. Ha raccontato del suo esordio a teatro avvenuto quarant’anni fa, sottolineando l’importanza di essere sempre stato coerente con se stesso. Soprattutto di Sal ha colpito  il totale rispetto e amore verso i giovani, con i quali non ha temuto di dividere la scena.

“Per quanto un albero possa diventare alto, le sue foglie, cadendo, ritorneranno sempre alle radici”.L’artista fa suo questo motto riflettendo sulle proprie origini e presenta inorgoglito Francesco, il suo primogenito  e, siamo certi, che per lui varrà anche un altro saggio detto: buon sangue non mente! 

 (ph Ilaria Masturzo)