di Eliana Del Prete
Si è spento sotto una “bomba d’acqua” l’entusiasmo per la “Festa di Montevergine”, la rappresentazione teatrale andata – in parte – in scena ieri sera nello spazio antistante l’area pedonale di Via Galiani. Erano da poco passate le 22,00 quando una pioggia scrosciante ha costretto artisti e pubblico a cercare riparo di fortuna sotto i tanti tendoni aperti dai negozianti del luogo per accogliere i malcapitati spettatori. Sbiadiva così, goccia dopo goccia sotto gli occhi dei tanti intervenuti uno degli affreschi teatrali più significativi del genio di Raffaele Viviani. “La festa di Montevergine” portata in scena con grande successo nella stagione teatrale 2013-2014 da Lara Sansone in occasione del ventennale della morte di Luisa Conte, rientra nel progetto “Feste e Santi della città di Napoli”, un evento firmato Imago Mundo atto a riunire in quattro grandi feste religiose ( Festa della Madonna della Neve, Festa di Piedigrotta, Festa di San Gennaro e Festa di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori”) quattro quartieri differenti della città partenopea attraverso un unico filo invisibile che trae forza in una profonda e radicata fede del popolo napoletano.
Lara ed Ingrid Sansone, Lucio Pierri, Ciro Capano, Salvatore Misticone e Mario Aterrano e tanti altri artisti formatisi “all’ombra” del Sannazzaro in “La festa di Montevergine” danno vita a personaggi e situazioni capaci di rievocare l’anima dell’autore di cui Eduardo Scarpetta diceva: “Il riso di Raffaele Viviani addita e scopre sempre una piaga sociale !” Una su tutte, la contrapposizione tra sacro e profano dove la più effimera “religiosità di comodo” lascia spazio alla più autentica fede incrollabile.
Un finale scenico purtroppo non rappresentato causa maltempo ed in queste ore si è in attesa di conoscere se la macchina organizzativa si riattiverà per questo spettacolo che vale davvero la pena di non perdere.

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