Aurelio De Laurentiis, ospite ai microfoni di Radio Kiss Kiss, parla del nuovo Napoli che sta nascendo e del progetto stadio: 

– Sacchi ha detto che Sarri è stata una scelta coraggiosa e vincente, definendo il neo allenatore azzurro un maestro di calcio: “Ringrazio Sacchi per queste parole, posso solo dire che Sarri in questo periodo in cui l’ho frequentato mi ha dimostrato di essere quello che credevo lui fosse, ovvero un uomo profondamente attaccato al proprio lavoro e di grande esperienza. In passato altre grandi squadre hanno ingaggiato allenatori di categorie inferiori con successo. Sarri ha il vantaggio di aver disputato già una stagione in Serie A e le sue idee di calcio mi hanno intrigato moltissimo”. 

– Anche la scelta Valdifiori arricchisce la rosa: “Ho sempre avuto il desiderio di un regista dal mio avvento a Napoli e non è stato possibile prenderlo in passato per scelte tecniche perchè nel modo di giocare dell’epoca non c’era spazio. Noi in Italia abbiamo tre registi: Pirlo, Verratti e Valdifiori. Siamo soddisfatti dell’acquisto e penso che Valdifiori abbia tutte le caratteristiche giuste per far bene a Napoli. Ha fatto tanta gavetta con lavoro e sacrificio, ha raggiunto la Nazionale ed è nel pieno della maturità. Ha 29 anni e se consideriamo fino a che età sta giocando Pirlo, possiamo augurare a Mirko una lunga stagione napoletana”. 

–  Poi la questione stadio: “Io ho preso male questa storia dei concerti. Lo stadio San Paolo per me è adatto a fare esclusivamente calcio, mentre per i concerti ci vogliono impianti diversi. O facciamo i concerti e distruggiamo il campo di gioco o facciamo impianti strutturati solo per il calcio. Ci sono location adeguate e deputate per organizzare i concerti musicali. Io ho rizollato il terreno del San Paolo varie volte e il nostro manutentore ha svolto un lavoro eccelso, al punto da rendere il nostro manto uno dei migliori, anzi la per la Lega Calcio è il miglior manto erboso italiano. Noi avremo impegni nel nostro stadio ad agosto ed abbiamo bisogno di un campo all’altezza del Napoli. Rischiamo di dover giocare la prima partita di campionato lontano dal San Paolo, così come non potremo organizzare amichevoli internazionali in casa perché siamo bloccati da questa spada di Damocle dei concerti. Mi sembra che il Comune debba interessarsi di più alle sorti della squadra del cuore della città. I concerti si potrebbero fare benissimo a Piazza Plebiscito, con grande successo, lasciando il San Paolo per eventi prettamente sportivi. Ho chiesto al Coni di darci sostegno, ma dovremo chiedere di giocare la prima partita di campionato fuori casa” 

Infine un ricordo per la scomparsa di Laura Antonelli: 

“Laura è stata una icona generazionale che ha attraversato i decenni e resterà una artista indelebile nella nostra memoria”