20140214-085712.jpg “Con la Roma mi sono entusiasmato, partita ricca di adrenalina. Benitez mi ha conquistato, è come un fratello. Il nostro progetto durerà a lungo. Maradona è un personaggio unico ed affascinante, potrebbe essere l’ambasciatore del Napoli nel mondo”. Questo in sintesi il pensiero di Aurelio De Laurentiis intervistato da Radio24. Il Presidente azzurro torna sul grande successo di ieri, sulla visita speciale di Diego al San Paolo e sui progetti futuri del suo Napoli.
“Ieri ho vissuto una serata emozionante, ci sono tante bellissime immagini insieme che ancora ho nella mente. E’ stato un grande momento di calcio, ma devo dire che in questi miei anni da Presidente del Napoli ho vissuto tantissimi momenti straordinari. Ricordo la promozione prima in B e poi in Serie A, l’escalation europea, le stupende vittorie in Champions al San Paolo con Chelsea, Borussia, Arsenal, abbiamo scritto davvero belle pagine e vogliamo continuare a farlo”.

“Il nostro progetto con Benitez è appena all’inizio. Rafa mi ha conquistato subito, appena l’ho incontrato è stato come parlare con un amico, un fratello. Il suo senso di familiarità, la sua umiltà mi hanno colpito tantissimo. Dopo neppure due ore avevo già deciso che era l’uomo giusto per noi. Benitez esprime un grande sentimento di napoletanità ma anche grande autorità all’interno dello spogliatoio. E’ come un padre per i calciatori. Chi sposa il Napoli sa che qui c’è un gruppo unito ed una Società solida. Questo sarà sempre il nostro percorso di crescita”.
“Benitez ha una mentalità internazionale. Sapevamo che Cavani aveva espresso il desiderio di andare via e non volevamo che nessuno fosse scontento in questo gruppo. Rafa ci ha indicato non uno ma più giocatori per poter cominciare la nostra avventura. Mertens e Callejon sono due esempi di intuizioni del nostro allenatore, i primi due acquisti fatti velocemente che oggi valgono tantissimo”.
Ieri al San Paolo sembrava davvero un film alla De Laurentiis: arriva Maradona, il Napoli trionfa, è una specie di favola…
“Sì, Diego con me è di casa e sarà sempre di casa con De Laurentiis. Facemmo un film insieme anni fa e mi raccontò la sua vita, rimasi davvero affascinato dalla forza dell’uomo oltre che del campione. Per varie vicissitudini sue poi non ci siamo più visti per un po’, ma adesso che è tornato io credo che un giorno potrebbe davvero essere l’ambasciatore del Napoli nel mondo, un trade union tra questa città che lo ama ed i milioni di tifosi oltreoceano”.