Aurelio De Laurentiis, in occasione dell’annuncio del rinnovo del contratto di Insigne fino al 2022 in conferenza stampa congiunta a Castelvolturno, ha dichiarato: “Insigne sarà una bandiera del Napoli. Lorenzo è un simbolo della nostra terra e della nostra squadra e rappresenta la continuità del progetto azzurro”.  

Il Presidente azzurro ha espresso con parole chiare e lusinghiere la sua soddisfazione: 

“A me fa molto piacere che Insigne sia un emblema del Napoli. Lorenzo è cresciuto con noi dimostrando tutto il suo attaccamento alla maglia ed alle sue radici. Ha sempre vissuto con amore ardore e passione in questa terra e desidera essere una bandiera del Napoli. E’ un sentimento che non si riscontra in tutti, ma è il sentimento che noi vogliamo da parte dei giocatori che vogliono sposare il nostro progetto. Far rimanere le persone mal volentieri non conviene a nessuno. Napoli è una città che devi amare altrimenti te ne devi andare. Nessuno obbliga un calciatore a giocare qui. Stare a Napoli significa vivere in una ambiente speciale, coinvolgente, una città con una storia universale che ti rapisce e ti appassiona. Nel Napoli noi vogliamo bandiere inaffondabili che amino questa maglia. E Lorenzo è una nostra bandiera”. 

 

“In questi anni – prosegue De Laurentiis – abbiamo lavorato con prudenza, onestà intellettuale, con grande senso di umiltà. Abbiamo fatto la nostra strada in maniera dirompente e ci siamo costruiti quello che con le nostre forze siamo riusciti a costruire. Io credo che lo scudetto prima o poi ce lo prenderemo, perché è nostra intenzione crescere ancora” 

“Questo progetto è nato 12 anni fa ed abbiamo fatto passi da gigante. E’ il film della mia carriera che mi è riuscito meglio e vogliamo continuare su questa strada. Cercherò di trattenere tutti i miei calciatori, poi se qualcuno vorrà andar via, o arrivassero offerte pazze, allora ce ne faremo una ragione”. 

“Ringrazio Cristiano Giuntoli e Andrea Chiavelli per questa operazione di negoziazione così importante con Insigne, così come ringrazio i procuratori ed il padre di Lorenzo per aver dato un grande apporto a questo contratto che rappresenta la