Sono passati trenta anni ma è come se fosse ieri, il 30 giugno 1984, il Napoli acquistava dal Barcellona Diego Armando Maradona, il giocatore più forte di tutti i tempi che avrebbe offuscato anche il mito di Pelè. Il Napoli di Ferlaino con alla guida Marchesi e con l’ex bandiera Totonno Juliano al tavolo dirigenziale, veniva dall’ennesimo campionato deludente e si era salvato dalla retrocessione per il secondo anno consecutivo. Così il presidente Ferlaino aveva deciso di fare una grande squadra, e dalla Spagna arrivavano notizie che Maradona voleva lasciare Barcellona perchè aveva rotto con la squadra e l’ambiente, Juliano allora ebbe la geniale intuizione di portare il “Pibe de Oro” a Napoli. Chiamò l’agente di Diego, Chisterpiller, per sondare la disponibilità dell’argentino a vestire l’azzurro del Napoli. Il Barcellona infastidito dal tentativo del Napoli, chiese 13 miliardi di lire per cedere il suo fuoriclasse, convinto che il Napoli, scoraggiato dal prezzo rinunciasse, ma Ferlaino grazie all’ollara sindaco Scotti e alla disponibilità del direttore del Banco di Napoli, Ventriglia, riusci’a garantire la fidejussione, il Barcellona è sorpreso si dimostrò disponibile a trattare, ma ogni giorno creo’ delle difficoltà per scoraggoiare i dirigenti partenopei, è un tira e molla che durò un mese, Maradona un giorno sembrava vicino, ed il giorno dopo sembrava essere solo un sogno. Così si arrivo’ al 29 giugno, penultimo giorno per acquistare un giocatore proveniente da federazione straniera, i dirigenti del Barcellona chiamarono Juliano dicendo di venire a chiudere l’affare, ma ancora una volta i catalani risposero picche. Juliano,arrivato in Spagna per firmareil contratto, infuriato litigo’ con Gaspart, vicepresidente del club catalano, e con il presidente Nunez. Allora si diresse a Madrid per chiudere con l’Atltetico l’acquisto di Hugo Sanchez, ma fu solo una strategia per convincere i catalani a vendere. Infatti, il Barcellona richiamo’ Juliano comunicandogli di tornare per il firmare il contratto, era ormai fatta Juliano a sua volta informo’ Ferlaino, e gli disse di venire a Barcellona a chiudere l’affare. Ma il tempo scorreva freneticamente perchè mancavano poche ore alla chiusura del mercato per gli stranieri, fissato per il 30 giugno. Il presidente del Napoli con un’ intuizione geniale deposito’ un plico con una busta chiusa alla Lega Calcio dicendo che conteneva il contratto con gli accordi con il Barcellona per l’acquisto di Maradona, ma in realtà era solo una busta in bianco, perchè il contratto non era ancora stato firmato. Poi, con un aereo privato, si reco’ a Barcellona e firma il contratto con il club catalano per l’acquisto di Diego, ed anche il fuoriclasse argentino appose la sua firma sul contratto. Poi torno’ a Milano, con lo stesso aereo privato che aveva noleggiato, e sostituì il contratto originale con quello che aveva depositato, Maradona era ormai ufficialmente del Napoli, la città impazzì , la notizia fece il giro del mondo ed i tifosi si riversarono in strada nella notte per festeggiare e per acquistare le copie dei giornali usciti in edizione straordinaria. E’ la notte del 30 giugno 1984, l’alba di una nuova era per il Calcio Napoli e la città che porterà gioie e trionfi al popolo partenopeo. (Antonio Errico)
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