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Scommesse, Gillet tra gli 11 deferiti per illecito

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20130607-080848.jpg ROMA. Erano attesi da marzo, ma i deferimenti della Procura della Figc, in relazione al filone d’inchiesta Bari bis del Calcioscommesse, sono arrivati senza troppo fragore. Un po’ perchè si profila la terza estate di processi e un po’ perchè, rispetto ai filoni precedenti, fra i 33 tesserati rinviati a giudizio dinanzi alla Disciplinare, spiccano soltanto i nomi del portiere del Torino, Jean Francois Gillet, dei granata ed ex Bari, Alessandro Gazzi e Paulo Vitor Barreto. Non c’è quello del difensore dell’Inter, Andrea Ranocchia che, dopo l’archiviazione in ambito penale, incassa quindi anche quella in ambito sportivo. «È emersa, in modo non equivocabile, la sua completa estraneità», esulta l’avvocato Nicola Di Mario. Stessa sorte per l’allenatore della Juventus, Antonio Conte che, in occasione delle presunte combine di Bari-Treviso 0-1 (11 maggio 2008), e Salernitana-Bari 3-2 (23 maggio 2009), sedeva sulla panchina della formazione pugliese. Ma, se l’allenatore bianconero poteva già dormire sogni tranquilli in quanto non era stato indagato dai pm baresi ed era stato sentito dal procuratore federale Stefano Palazzi soltanto per aiutare a ricostruire le dinamiche dei biancorossi, la posizione dell’ex barese Ranocchia era più in bilico: poteva essergli infatti contestata l’omessa denuncia nella presunta combine con i campani. Di quello spogliatoio-supermarket che si vendeva al miglior offerente, saranno in parecchi a finire alla sbarra (la maggior parte dei deferiti di oggi sono giocatori del Bari, o ex), mentre la società biancorossa inizierà anche la prossima stagione con un handicap in classifica (la scorsa estate patteggiò 5 punti). Ma soprattutto, verosimilmente, senza il capitano e bomber Francesco Caputo che, deferito per illecito, rischia tre anni di stop. «Il deferimento giunto al Bari si riferisce ad anni precedenti al processo sportivo dello scorso anno. E avremmo potuto patteggiare se i fatti contestati fossero rientrati nel pacchetto che abbiamo affrontato nello scorso procedimento – commenta il dg del Bari, Claudio Garzelli -. Contiamo che si tenga conto dell’unitarietà dell’insieme delle violazioni». Il suo club rischia in primo grado fra i quattro e i sei punti. Ma, viste le maglie larghe del Tnas (in cui si sono persi quest’anno ben 8 punti complessivi rispetto alle penalizzazioni inflitte l’estate scorsa dagli organi federali), la società potrebbe non patteggiare nel processo che inizierà a fine giugno. Lo faranno quasi sicuramente i pentiti Andrea Masiello, Davide Lanzafame, Marco Esposito e Cristian Stellini. Tra coloro che rischiano di più c’è Gillet: sul capo dell’ex capitano del Bari pendono due presunti illeciti (ma il doppio capo d’imputazione è toccato anche ad altri 6 tesserati). Rischia cinque anni di stop e, a 34 anni, di chiudere anzitempo la carriera. Potrebbe, invece, essere fermato sei mesi Barreto (omessa denuncia). Forse un anno Gazzi (doppia omessa denuncia). Di Gianni Repetto
Fonte: Ilmattino