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Napoli-Torino, l’analisi

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20131027-181656.jpg Napoli – di Maurizio Stabile – Nel lunch match delle 12.30, un Napoli di rigore torna al successo dopo la precedente sconfitta contro la Roma nello scorso turno di campionato. Prova più che convincente dei ragazzi di Benitez che dominano la gara per tutti i novanta di gioco concedendo nulla agli avversari. Il Napoli parte con il recuperato Higuain dal 1’ che, messe da parte le noie muscolari, torna ad essere quel giocatore di spessore che si era visto nella primissima parte di campionato: è lui con una doppietta su penalty a spingere i suoi a ridosso della Roma (0-1 a Udine). Gli azzurri dimostrano un grande possesso palla con Inler metronomo del centrocampo, Mertens ed Insigne a rendersi incisivi sulle fasce e proprio il ragazzo napoletano è quello che si impegna maggiormente a cercare la via del gol che quest’oggi non arriverà. Dicevamo della prova di Mertens: ebbene il belga è la rivelazione di questo inizio di stagione del Napoli insieme allo spagnolo Callejon, oggi a riposo, altra pedina fondamentale su cui Benitez potrà fare affidamento fino alla fine della stagione. In difesa Raul Albiol, baluardo roccioso è di un’altra categoria che anticipa spesso l’avversario e chiude con interventi puliti. In crescita Hamsik che si dà gran da fare in mezzo al campo: si sa del grande talento dello slovacco che spesso però alterna ad ottime prestazioni, gare evanescenti. In porta Reina è una garanzia anche per il saper giocare palla coi piedi, cosa non di poco conto per un numero uno. Il Napoli avrà due giorni di riposo in vista del turno infrasettimanale a Firenze contro la temibilissima formazione di Montella.