MILANO – E’ il giorno della presentazione di Walter Mazzarri come nuovo allenatore dell’Inter. Ecco le sue parole nella conferenza stampa tenutasi ad Appiano Gentile.
«HO DEI PUNTI FERMI NELLA ROSA DELL’INTER»
Se ho dei punti fermi nella rosa dell’Inter? Ogni allenatore ce l’ha. Non vi dico i nomi ma ce l’ho
«GIOVANI? PER LO SCUDETTO SERVE ANCHE ESPERIENZA»
Avere tanti giovani e arrivare nei primissimi posti non è sempre facile. Serve la giusta miscela fra esperienza e gioventù. A me piacciono i giovani ma se la richiesta è di arrivare nei primi posti nel campionato italiano e lottare alla pari con Milan e Juve, allora serve anche l’esperienza di giocatori più avanti con l’età
«TANTI GIOCATORI VECCHI? DIPENDE DALLA LORO DISPONIBILITA’»
Inter squadra vecchia? Tutto dipende se il giocatore ‘vecchio’ è ancora in grado di allenarsi a certi ritmi. E’ questo che fa la differenza. Poi bisogna vedere se inconsciamente ha ancora la voglia di allenarsi. Sono sicuro che potrò dare nuovi stimoli a giocatori che voi considerate ‘vecchi’
«MODULO? VEDREMO IN RITIRO»
«Non voglio parlare più dell’anno scorso e del modulo che utilizzai al Napoli. Il rapporto con la squadra inizia dalla prima volta in cui incontrerò i miei giocatori. Ho dei meccanismi consolidati che faccio digerire in 15 giorni, la difesa a tre la imposto sempre poi posso cambiare altre cose, passando dal 3-5-1-1 al 3-4-3, a Napoli ho anche impiegato la difesa a quattro. L’importante è che la rosa conosca i codici, senza dover improvvisare. Ho cambiato molto, perché gli altri allenatori mi hanno studiato e ho cercato di essere imprevedibile».
«FELICE PER RANOCCHIA. SAMUEL E’ IMPORTANTE»
«Posizione di Ranocchia archiviata? Sono contento e sono sicuro che lo sarà anche il ragazzo. Samuel è un giocatore serio, bravo e importante. Farò colloqui individuali con tutti i giocatori della rosa prima di cominciare il ritiro».
«VOGLIO RIPORTARE IN ALTO L’INTER»
«Se sono venuto all’Inter è perchè voglio che squesta squadra possa tornare ai livelli che le competono»
«POLEMICHE ARBITRALI CON L’INTER? HO CAMBIATO ATTEGGIAMENTO»
«Negli ultimi anni ho cambiato atteggiamento, ho fatto solo una conferenza dopo la Supercoppa di Pechino mirata a dare un contributo perché quella fu una gara particolare. Poi, non ho più parlato degli arbitri o l’ho fatto senza polemiche».
«SE VOGLIO GIOCATORI DEL NAPOLI? NON LI CHIAMEREI PERSONALMENTE»
«Quando ho salutato i giocatori del Napoli gli ho detto: “non vi chiamerò più, se volete lo farete voi”. Ho scelto così per rispetto nei confronti del nuovo allenatore. Se voglio dei giocatori del Napoli? Qualora fosse così, lo riferirei a Branca e Ausilio e non chiamerei il giocatore».
«METODI DI LAVORO DECISIVI»
«Credo molto nei miei metodi di lavoro, basti pensare che un mio ex giocatore come Nicola Amoruso, dato per finito da tre anni, alla Reggina con me è sembrato rinato dopo aver lavorato con lui. Questo la dice lunga, se i giocatori credono in quello che gli proponiamo il 90% dei giocatori dell’Inter sopporterà tutto per fare grandi partite».
«CON CASSANO HO AVUTO UN OTTIMO RAPPORTO»
«Cassano? Ho avuto un rapporto ottimo con lui come con tutti i giocatori che ho allenato. Gli interessi personali vengono dopo, è questa l’idea cardine. Prima di tutto viene l’Inter!».
«PROGETTO? FONDAMENTALE PARTIRE BENE»
«Io sono abituato a pensare partita dopo partita. Bisogna fare risultati subito e poi pensare di costruire un progetto. I tempi che vengono concessi ad un allenatore di calcio sono brevi. Bisogna partire con il piede giusto per costruire le basi del futuro. Dobbiamo dare subito un’impronta e convincere i giocatori che l’idea che ho del calcio è quella giusta»
«MOURINHO? SCONTRI PERCHE’ SIAMO DEI VINCENTI»
«Io paragonato a Mourinho? Non ho mai pensato ai confronti. Ogni allenatore è diverso da un altro. Spero che il meglio debba ancora venire, voglio lasciare un segno all’Inter. Ho stimo di lui perchè è un allenatore vincente. Qualche volta ci siamo scontrati perchè siamo tutti e due tecnici che vogliamo vincere».
«STARO’ ATTENTO AI GIOVANI»
«Starò molto attento ai giovani e alla Primavera. Le squadre giovanili giocheranno con lo stesso modulo della prima squadra proprio per abituare i ragazzi al nostro tipo di gioco. Prolungamento del ritiro a Pinzolo? Io voglio che i ragazzi abbiano consapevolezza dell’importanza del lavoro. Quindi doppia seduta in ritiro per almeno 14/15 giorni. I ragazzi dovranno sopportare la fatica intensa. Kovacic? E’ un ragazzo interessante ma finchè non lo alleno non voglio sbilanciarmi. E’ comunque un giocatore giovane e importante».
«NUOVI SOCI? SOLO SE FARENNO BENE ALL’INTER»
«I nuovi soci? Qualsiasi soluzione che aiuterà l’Inter a crescere andrà bene. Sottoscrivo le parole del presidente Moratti»
«MERCATO? NON NE PARLO CON LA STAMPA»
«Sul mercato io rispetterò i ruoli degli altri. Noi ne abbiamo parlato con la società ma con la stampa di giocatori da acquistare io non parlerò. La rosa? Voglio 22 giocatori in ritiro, più 4-5 ragazzi pronti a sostituire i big. Molti giocatori di quelli che verranno in ritiro resteranno anche il prossimo anno alle mie direttive»
«MORATTI MI HA SCELTO PERCHE’ SONO UN ACCENTRATORE»
«Perchè Moratti ha scelto me? Lui sa come lavoro sul campo perchè ormai sono tanti anni che alleno in A. Io sono accentratore, un punto di riferimento per tutti i collaboratori. Mi piace assumermi tutte le responsabilità. Moratti cercava un tecnico come me, con le mie caratteristiche. Giuseppe Baresi resterà con me perchè è un volto storico di questo club. Mi aiuterà ad inserirmi al meglio. Poi ho portato quelli che mi hanno accompagnato in tutti questi anni».
«MORATTI, CHE BELLA IMPRESSIONE»
«L’incontro con Moratti è stato positivo e basta. Ho avuto una grande impressione noi suoi confronti. Non avevo mai avuto il piacere di incontrarlo. L’Inter ha il dovere di tornare ad essere competitiva. I tifosi devono essere orgogliosi di vedere una squadra che non molla mai e che se la gioca con tutti. Attraverso il gioco arriveranno anche i risultati. Il tifoso interista ora vuole vedere una squadra vera che torni a vincere anche in casa, cosa che lo scorso anno un po’ e mancata».
«DE LAURENTIIS? A VOLTE NON GLI VENGONO BENE LE BATTUTE»
«Le frecciate di De Laurentiis? Lui fa battute. A volte gli vengono bene, altre volte un po’ meno. E’ stato un bel matrimonio con il Napoli, ho dato molto e ho ricevuto tanto in cambio. Non accetto la parola tradimento. Non voglio più tornarci sopra, guardiamo avanti».
«HO SCELTO L’INTER PERCHE’ MI HA DATO GRANDI STIMOLI»
«Lasciare il Napoli è stata una scelta a se stante. Era una decisione maturata all’inizio dell’ultimo anno. Avevo già pensato di lasciare Napoli alla fine del quarto anno. Una volta che ho deciso di andar via, potevo anche rimanere fermo. Poi è arrivata una richiesta che mi ha dato stimoli. Il presidente dell’Inter mi ha voluto incontrare e mi è piaciuto tanto e mi ha dato tantissimi stimoli. Ho avuto anche altre richieste ma per rispetto non dirò da quali squadre sono arrivate. Io credo che la rosa dell’Inter deve dare risultati più alti di quelli raggiunti lo scorso anno. Questa non è una critica a chi mi ha preceduto ma io voglio valutare tutti i ragazzi che la società mi metterà a disposizione da questa estate. Consideriamo la scorsa stagione come un’annata anomala».
«IL MIO SEGRETO? RISPETTO DELLE REGOLE»
«Segreti del mio lavoro? Credo di essere stato in 12 anni da professionista un allenatore che basa tutto sul rispetto delle regole. I successi nel calcio partono da lontano, dalla cura dei dettagli e dalla cultura del lavoro e del sacrificio. Bisogna credere in tante componenti fondamentali, quasi quanto l’abilità dei giocatori e dell’allenatore. Io sono considerato un tattico, uno che vuole dare un’impronta alle proprie squadre. Nel calcio attuale, oltre ai valori tecnici è fondamentale la preparazione fisica e la mentalità. L’allenamento è sacro, è questa la prima cosa che dirò ai ragazzi»
MAZZARRI E’ ENTRATO IN SALA STAMPA
Il nuovo tecnico dell’Inter, elegantissimo, è entrato assieme a Marco Branca in sala stampa per la sua presentazione
Corrieredellosport.it