di Federica Massari
Tra nomi di spicco della musica nostrana come Enzo Gragnaniello e Peppe Barra fa capolino nel cartellone del “Trianon” la “VASCOver band”, unico gruppo di tributo campano che suonerà in un teatro. “Né santo, né eroe – La storia di un mito” è il titolo della serata del 21 novembre che vedrà la band esibirsi insieme a Claudio Golinelli, storico bassista del Blasco, noto come il “Gallo”.
L’esibizione sarà organizzata come un vero e proprio concerto con proiezioni di video tematici legati ai testi delle canzoni di Vasco Rossi e una scaletta cucita addosso al Claudio Golinelli. I pezzi scelti saranno quindi molto “rock” in cui il basso è protagonista.
Enzo Serio, leader della “VASCOver band” non ha anticipato la selezione dei brani ma assicura che ci sarà il nuovo singolo del rocker emiliano, “Cambia-menti”. Durante la serata verranno estratti due biglietti del tour “Live Kom 014” e verranno regalati gadget che appartengono al merchandising ufficiale di Vasco.
Massimo Curzio dell’agenzia “Big studio”, che ha organizzato la serata, farà da apripista alla performance. Riscalderà gli animi degli spettatori del teatro “Trianon” in attesa dell’esibizione della VASCOver band a cui, dopo i primi pezzi, si aggiungerà il suono graffiante del basso di Golinelli.
Il gruppo nasce nel 2009 da un’idea del suo leader durante un’occupazione a scuola, dove si esibiva per gioco. E’ l’unica band tributo a essere presente sul sito ufficiale di Vasco Rossi e ha suonato allo storico “Bibap” di Zocca, il locale che ha dato i natali musicali al Blasco.
Enzo Serio canta dal 1987 e se qualcuno lo associa al suo beniamino, cosa che capita spesso, per lui è un orgoglio: “I tributi a Vasco nascono come funghi – afferma Serio -, visto che sembra un personaggio semplice da interpretare ma in realtà non è così. E’ molto facile rischiare di “scimmiottarlo”. Molte persone che ci seguono – prosegue il leader della band – sono concordi sul fatto che gli sembra di assistere a un vero e proprio live di Vasco, tant’è che a volte pensano che suoniamo in playback. Siamo solo molto attenti agli arrangiamenti e io chiedo alla band di suonare come nei concerti del Blasco per creare uno spettacolo quanto più credibile sia possibile”.
La “VASCOver band” si è esibita insieme a tutti i componenti del gruppo dell’artista emiliano tranne con Stef Burns perché non fa tributi: “Siamo stati la prima band campana ad aver suonato con il chitarrista degli esordi di Vasco Rossi, Maurizio Solieri”.
A proposito delle sue emozioni quando veste i panni del Blasco, Enzo Serio conclude così: “Quando salgo sul palco dimentico di essere me stesso. L’importante è ricordarselo quando finisce il live. Perché c’è chi non ricorda più chi è e quindi cade nel ridicolo. E’ come un attore che recita un ruolo. La differenza è che l’attore sente la parte, io sento la musica”.
Foto Giovanna Gaeta