Napoli, 22 ottobre 2025 – La sbornia scudetto sembra ormai un lontano ricordo, sostituita da un amaro risveglio che ha gettato l’intero ambiente azzurro in uno stato di profonda preoccupazione. La sconfitta per 6-2 subita ieri sera contro il PSV Eindhoven in Champions League non è stata solo un risultato sportivo, ma una vera e propria batosta che rischia di entrare negli annali come una delle pagine più nere della storia recente del club.
Il passivo pesantissimo in Europa è solo la punta dell’iceberg di un inizio di stagione che definire disastroso è un eufemismo. Su sette partite di campionato, i partenopei hanno già collezionato due sconfitte, mentre in Champions League il bilancio è ancora più desolante, con due ko su tre gare disputate. I numeri parlano chiaro e alimentano un timore sempre più concreto tra i tifosi: che si stia replicando, in una versione ancora più dolorosa, il post-scudetto del 2023, quando la squadra implose, chiudendo al decimo posto e restando fuori da ogni competizione europea.
Eppure, le premesse erano ben diverse. Dopo la trionfale stagione scorsa, culminata con la conquista del titolo, la società aveva investito massicciamente sul mercato, mettendo a segno ben nove acquisti di spicco, tra cui il fuoriclasse Kevin De Bruyne. Un’autentica campagna acquisti sontuosa che avrebbe dovuto blindare il dominio azzurro e proiettarlo verso nuovi successi, ma che, ad oggi, non ha dato i frutti sperati. Il “marasma più completo” citato da molti addetti ai lavori non è un’iperbole: il campo restituisce l’immagine di una squadra smarrita, priva di identità e, a quanto pare, anche di armonia.
Le voci di problemi di spogliatoio si fanno sempre più insistenti. Sembra che il gruppo non sia affatto unito, che le dinamiche interne siano logorate e che manchi quella coesione che aveva rappresentato la forza trainante della squadra campione d’Italia.
Nulla è ancora perduto, ovviamente. Ma la responsabilità è ora tutta sulle spalle di mister Antonio Conte. L’allenatore, dall’alto della sua comprovata esperienza e del suo carisma, dovrà fare appello a tutte le sue risorse per “serrare le fila” e ricompattare un gruppo che appare in crisi profonda. La sua capacità di gestire le crisi e di infondere la giusta mentalità sarà messa alla prova come mai prima d’ora.
Il prossimo appuntamento è di quelli che fanno tremare i polsi: la sfida di campionato contro la corazzata Inter. Sarà un banco di prova cruciale, un’occasione per reagire con orgoglio e dimostrare di essere ancora i campioni d’Italia. Ma l’avvertimento è chiaro: un nuovo passo falso, un’altra delusione, potrebbe avere conseguenze devastanti, minando ulteriormente la fiducia e gettando il Napoli in una spirale da cui sarebbe difficile uscire. La città attende una reazione, prima che la stagione si trasformi definitivamente in un incubo.