di Eliana Del Prete
Affascinante, complicata e piena di contraddizioni. Questa è Napoli, la città che da qualche mese a questa parte sale agli onori della cronaca ora per eventi sportivi di importanza planetaria, ora invece, per crolli, incendi dolosi, sparatorie e quant’altro c’è di avverso e negativo. Il male minore –penseranno in molti – è il traffico. Strade chiuse, percorribilità deviata, ZTL, sono soltanto alcune delle cause che costringono quotidianamente migliaia di automobilisti a sorbire smog e stress imprigionati in auto sognando la meta.
Ecco perché stamane, presso lo chalet Ciro a Mergellina, si è tenuto un incontro tra i cittadini, il Presidente di Circoscrizione Chiaia, S. Ferdinando Posillipo, il Dott. Fabio Chiosi ed il Consigliere alla I Municipalità Domenico Addattilo ed altri esponenti di maggioranza avente scopo di sensibilizzare l’Assessorato alla Mobilità di Napoli e gli altri organi preposti a provvedere all’eliminazione dell’aiuola “respingi-traffico” che oramai da mesi fa bella mostra di sé tra Piazza Sannazzaro e Via Caracciolo. Non v’è da negare che per alcuni residenti della zona, specie quelli che affacciano sul lato mare, l’isola (in)felice funge da filtro per i rumori molesti delle auto che di notte percorrono tale via. Se da un lato fa da filtro però, dall’altro rallenta a monte il traffico proveniente da Mergellina favorendo un aumento dei livelli di smog nell’area suddetta.
Per questo ed altri motivi, i cittadini hanno fortemente caldeggiato ed ottenuto una riunione con i rappresentanti della Circoscrizione e Municipalità Chiaia affinché si facciano portavoce, con chi di dovere, di quanti sentono letteralmente irrespirabile l’aria di questa città. Per irrespirabile s’intende anche quel degrado visivo che si offre ai più che, in vista dell’estate, si recano agli chalet del Lungomare passando per l’illuminata Fontana della Sirena. Qui, ai passanti, si apre una visuale ed una realtà fatta di ubriachezza, droga, sporcizia, dove la vita di tanti rotola giù dai marciapiedi come le bottiglie di birre svuotate in un sorso. Troppi compromessi a cui cedere e allora, se è difficile intervenire in questa terra di nessuno, che s’intervenga almeno sullo scorrere del traffico.
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