20131127-155830.jpg Napoli ha smarrito la sua “Pipita” d’oro. Dopo un inizio di stagione folgorante (tre gol nelle prime quattro partite in Serie A), Gonzalo Higuain ha fatto registrare un brusco calo di rendimento, coincidente con la frenata dei partenopei dell’ultimo mese. In campionato l’attaccante argentino non segna dal 27 ottobre (doppietta col Torino), e in Champions è uscito dal campo in lacrime dopo la sconfitta col Borussia.

Solo un calo di rendimento o crisi vera? La domanda è lecita, conti alla mano. Da Higuain, infatti, dipende il futuro del Napoli. Sia in campionato, sia in Europa. E i numeri lo confermano. Finché il Pipita trova la via del gol, la banda di Benitez vola e tiene il passo. Senza le reti dell’argentino, invece, i partenopei stentano e tornano ad essere una squadra vulnerabile. A Napoli, del resto, Gonzalo è arrivato per fare la differenza e da lui ci si aspetta molto.

Tra campionato e Champions, il Pipita è sceso in campo 16 volte, firmando 8 gol. Una rete ogni due partite. Niente male, verrebbe da dire. Peccato che, analizzando le prestazioni nel dettaglio in termini di gol, emerge chiaramente una mancanza di continuità dell’argentino. In Serie A, Higuain ha infilato una splendida tripletta a inizio stagione (Chievo, Atalanta e Milan), poi, dopo un mese di digiuno, ha firmato una doppietta col Torino (27 ottobre). Poi più nulla. In Champions discorso simile: un gol all’esordio europeo col Napoli contro il Borussia, poi la doppietta col Marsiglia a inizio novembre.

Tirando le somme, l’impressione è che l’argentino alterni picchi da goleador a lunghi periodi di stop. E il Napoli, incentrato sulle sue qualità di bomber, soffre dei suoi sbalzi di rendimento. Higuain lo sa e a Dortmund, a fine partita, l’umore era quello delle grandi occasioni sprecate. Anche con qualche lacrima…
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