di Augusto Cassandro

St. Benedict’s Cathedral in the ancient city of Norcia is seen following an earthquake in central Italy, October 31, 2016. REUTERS/Remo Casilli
Campeggia nel mondo del web una doppia notizia. Da un lato i social censurano immagini di Opere d’arte del Caravaggio come “ Amor Vincit Omnia “
che l’art promoter milanese Hamilton Moura Filho Desivel aveva messo come immagine del suo profilo mentre, dall’altro, un imprenditore salta agli onori della cronaca per il suo spirito filantropico. Sono le notizie, queste, che affiancano nelle testate giornalistiche, le più tristi ed attuali. Quasi un bollettino di guerra che stila centinaia di morti per il terremoto che ha colpito il Centro Italia. Un susseguirsi di fratture al cuore della terra che ha messo in ginocchio molti paesi, radendo al suolo, oltre le case secoli e secoli di storia e arte. Un cuore fratturato ma non vinto, quello degli italiani, che sulle macerie recuperano piccoli oggetti di una vita passata e soprattutto, recuperano forza e dignità per andare avanti. Della speranza c’è chi già parla di certezza di risorgere. E’ questo il caso di Brunello Cucinelli, re del cashmere, che in un’intervista rilasciata al SOLE 24 ORE, manifesta la sua fattiva volontà a voler contribuire economicamente alla ricostruzione della Basilica di San Benedetto di Norcia, divenuto simbolo di questo terremoto che con la sua forza distruttiva, non ha risparmiato l’antico edificio sacro. Nell’ intervista è palese la sua allusione – quasi intesa come stupore – del fatto che dell’intera Basilica sia rimasta in piedi solo la facciata esterna. E’ da lì che si ricomincerà la ricostruzione con la speranza ha aggiunto che, a lavori ultimati, ci sia un concerto con Messa in Requiem per l’inaugurazione dell’edifico ecclesiastico e del convento. Un modo, questo, per dare onore a questo luogo a cui egli è particolarmente affezionato. Infatti, già prima della quotazione in borsa della sua azienda, aveva contribuito all’allargamento delle celle dei frati, della cucina e di vari altri locali del convento.
E’ rincuorante sapere che l’ Italia dispone di persone come l’imprenditore umbro. Persone coraggiose, capaci di mettere a disposizione parte dei loro guadagni, un po’ alla maniera “medicea“, pur di non vedere distrutti secoli e secoli di storia, di arte; felici di contribuire fattivamente alla riedificazione di capolavori artistici che hanno reso ancora più bella e famosa la nostra terra.