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Arsenal-Napoli, l’analisi

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20131001-231206.jpg Napoli – di Maurizio Stabile – Prima sconfitta in Champions League per il Napoli di Benitez che si deve arrendere ad un Arsenal nettamente superiore. Avvio shock degli azzurri che imbarcano due reti già nei primi quindici di gioco prima con Ozil e dopo con Giroud senza riuscire a reagire. Il Napoli, privo del fuoriclasse Higuain, si affida a Pandev prima punta con Callejon e Insigne sugli esterni: è un Napoli paralizzato dall’avversario che verticalizza spesso e vanta un possesso palla altissimo. Gli azzurri sono troppo bassi e i vari reparti sono lunghi con la retroguardia azzurra che si fa trovare spesso impreparata soprattutto con Zuniga e Britos in difficoltà nelle chiusure. L’Arsenal è davvero bravo nel fraseggio soprattutto col talento Ramsey (otto reti nelle ultime nove gare) capace di spaventare gli azzurri. Nella ripresa monologo dei gunners che hanno più volte l’occasione di triplicare ma i partenopei limitano i danni e con gli ingressi di Mertens e Duvan Zapata si affacciano ogni tanto dalle parti dell’estremo difensore dell’Arsenal, quest’ultimo inoperoso per tutti i 93’ di gioco. Nello stesso girone del Napoli, il Borussia Dortmund riscatta la figuraccia del San Paolo battendo con un netto 3-0 il Marsiglia che resta ultimo a zero punti.