Home Succede in città Comicon 2025, una scena del crimine accoglie i visitatori: il Commissario Mascherpa è tornato

Comicon 2025, una scena del crimine accoglie i visitatori: il Commissario Mascherpa è tornato

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Appena varchi i cancelli della Mostra d’Oltremare per il Comicon di Napoli, ti ritrovi davanti a qualcosa che non ti aspetti: una scena del crimine ricostruita nei minimi dettagli. Non è un set cinematografico né un’installazione artistica, ma uno degli spazi più coinvolgenti del festival del pop. È qui che la Polizia di Stato accoglie il pubblico, invitandolo a vestire i panni dell’investigatore e a mettersi alla prova con una vera analisi della scena del delitto, guidato dagli esperti della Scientifica. È questo l’inizio dell’esperienza targata Commissario Mascherpa, il personaggio nato nel 2018 tra le pagine della graphic novel edita da Poliziamoderna, la rivista ufficiale della Polizia di Stato. Disegnato da Daniele Bigliardo, celebre matita di Dylan Dog, e sceneggiato da Luca Scornaienchi, direttore artistico del Museo del Fumetto di Cosenza, Mascherpa è un commissario calabrese impegnato in prima linea contro la criminalità organizzata. Le sue indagini non sono solo storie avvincenti, ma strumenti per parlare ai giovani di temi reali come il cyberbullismo, il revenge porn, le sfide pericolose sul web e i rischi della rete. Lo stand della Polizia di Stato, allestito nel porticato accanto al Padiglione 1, è un punto d’incontro tra fumetto, tecnologia e cultura della legalità. Accanto alla scena del crimine, i visitatori possono conoscere da vicino il lavoro delle Specialità: la Polizia Postale e della Sicurezza Cibernetica, la Ferroviaria, la Stradale con la spettacolare Lamborghini “Urus” usata per il trasporto urgente di organi. E per i più giovani, ci sono consigli pratici su come viaggiare in sicurezza, grazie all’iniziativa “Viaggia con la testa”. Durante i giorni del festival sarà presentato anche il settimo volume della serie, L’imboscata, insieme allo speciale Caccia Grossa, in cui Mascherpa dà la caccia a un pericoloso latitante della ’Ndrangheta. Saranno inoltre disponibili tutti i titoli precedenti, tra cui La rosa d’argento, Mare nero, Banditi, Onorata Sanità, Il ritorno dello Scorpione e Fuoco di Natale. Oltre al valore narrativo e culturale, la graphic novel ha anche una finalità solidale: il ricavato delle vendite sostiene il Piano Marco Valerio, del Fondo Assistenza della Polizia di Stato, dedicato ai figli dei poliziotti affetti da gravi patologie pediatriche. Il 2 maggio, i fan avranno anche la possibilità di incontrare l’autore Luca Scornaienchi, disponibile per firmacopie, racconti dal backstage e confronti con i lettori. In un festival dove convivono fantasy, supereroi e manga, il Commissario Mascherpa rappresenta un’eccezione preziosa: un fumetto che racconta il reale, parla ai giovani con un linguaggio moderno e insegna, tra un’indagine e l’altra, che la legalità può essere la più affascinante delle avventure.

Chi è il Commissario Mascherpa?

Giovanni Mascherpa, per tutti “il Commissario”, è un personaggio di fantasia ma profondamente radicato nell’immaginario del nostro Paese. Nato in un piccolo comune della provincia di Reggio Calabria da padre milanese e madre del Sud, incarna due anime dell’Italia, unite in una vocazione: quella per la giustizia. La scelta di indossare la divisa non è solo professionale, ma personale. Mascherpa ha seguito le orme dello zio Gaetano, anche lui poliziotto, caduto in servizio durante uno scontro a fuoco con esponenti della ’ndrangheta. Una ferita mai rimarginata che ha segnato la sua vita e forgiato il suo carattere.

Vice Questore per grado, ma Commissario per spirito, Giovanni Mascherpa è un uomo d’azione, istintivo, determinato. Non si risparmia mai, né sul campo né nelle scelte difficili. Con il suo stile diretto e il senso profondo del dovere, Mascherpa è diventato il volto di una legalità che non fa retorica, ma agisce. E proprio per questo, parla soprattutto ai giovani e li ascolta, guidandoli – anche a fumetti – nella lotta quotidiana contro l’illegalità.

di Eliana Del Prete