Home Succede in città Strade di Rinascita: al Comicon, l’arte diventa memoria civile per le vittime della strada

Strade di Rinascita: al Comicon, l’arte diventa memoria civile per le vittime della strada

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C’è un dolore che non fa rumore, ma resta inciso nei cuori di chi ha perso un figlio, un fratello, un’amica su una strada divenuta trappola. È da questo dolore che nasce Strade di Rinascita, un progetto che porta al Comicon di Napoli – da sempre tempio della cultura pop – un messaggio potente di memoria e responsabilità.

L’iniziativa è stata presentata il 29 aprile nella Sala del Consiglio comunale, con il coinvolgimento della Fondazione Silvia Ruotolo onlus, del Comitato R.I.T.A., dell’Associazione Giovanna Orefice, del Napoli Bike Festival e con il patrocinio del Comune di Napoli. L’obiettivo è chiaro: educare i giovani alla legalità e alla sicurezza stradale, partendo dai linguaggi che più li toccano – l’arte urbana, il fumetto, l’animazione – e dall’ascolto delle famiglie che hanno vissuto la tragedia della perdita.

Nel cuore del progetto, l’inaugurazione – prevista per il 2 maggio alle 12 – di un murale di 3×3 metri, opera dell’artista napoletana Trisha Palma, realizzato nell’Area Urban della Mostra d’Oltremare. L’opera è dedicata a chi ha perso la vita sulla strada, ma soprattutto parla a chi la strada la percorre ogni giorno. Un’immagine che non decora, ma interpella: come possiamo evitare che accada ancora?

Il progetto si estende per tutta la durata del Comicon con uno stand informativo, incontri con esperti, flash mob, mostre e laboratori rivolti alle scuole e alle famiglie. Al centro: la prevenzione, il rispetto delle regole, l’importanza della donazione degli organi, la necessità di modelli positivi per le nuove generazioni.

Durante la presentazione sono intervenuti rappresentanti delle istituzioni e della società civile: Alessandra Clemente, Nino Simeone, Pasquale Esposito, Luigi Granata, Fulvia De Angelo, Francesco Clemente, Luca Simeone, Claudio Curcio, Edoardo Cosenza e Vincenzo Santagada. Le loro parole hanno avuto un denominatore comune: non c’è sicurezza senza cultura, e non c’è cultura senza comunità.

“Serve parlare ai ragazzi senza retorica, ascoltandoli davvero”, ha detto Clemente. “Non si tratta solo di alcol o droga – ha aggiunto l’assessore Santagada – ma anche di farmaci comuni che alterano la lucidità, o di una notifica sul cellulare letta mentre si guida”. Una distrazione, e una vita si spezza.

Il progetto è accompagnato da una campagna visiva realizzata da Rosa Caputo, che mette al centro tre parole chiave: legalità, amore per la vita, consapevolezza. Tre concetti semplici, ma spesso assenti nel racconto quotidiano che si fa del traffico urbano, della mobilità, della guida.

Strade di Rinascita non è un’operazione estetica. È un atto politico, sociale, collettivo. È il tentativo di riportare al centro la responsabilità individuale e istituzionale: dai limiti di velocità alla manutenzione delle strade, dall’educazione scolastica alla giustizia per chi non c’è più.

E lo fa con la forza delle immagini, delle testimonianze, delle mani che dipingono, che stringono, che costruiscono. Perché ogni giovane che muore sulla strada non è solo una vittima. È una storia che poteva continuare.

Durante tutti i giorni della fiera, Strade di Rinascita sarà presente con uno spazio espositivo e informativo, dove saranno organizzati incontri, performance, laboratori e momenti di confronto aperti a studenti, famiglie e operatori sociali. L’obiettivo è quello di creare un dialogo attivo con le nuove generazioni, partendo dai luoghi della cultura e dell’aggregazione.

Eliana Del Prete