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Operazione Gonalons, nuova offerta al Lione

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20130626-080452.jpg Mentre Benitez dalla Spagna ieri tuonava contro la cessione del Matador, dall’Inghilterra gli replicava prontamente Pellegrini, nuovo allenatore del Manchester City: «Almeno in questa sessione di mercato Dzeko non andrà via, credo nelle potenzialità del mio attaccante e non lo lascerò partire». Guardando ognuno in casa propria i rispettivi allenatori hanno frantumato una volta per tutte l’ipotesi di scambio tra i due club: Cavani e Dzeko non prenderanno l’uno il posto dell’altro e quindi sfuma la pista del bosniaco come eventuale sostituto del bomber uruguaiano. Resta in piedi l’alternativa Gomez: l’attaccante del Bayern Monaco e il suo procuratore sono alla finestra e attendono rilanci da Napoli e Fiorentina, la corsa al rialzo può soltanto favorirli. Ma ieri per il ds Bigon e il Napoli è stata una giornata importante anche sul fronte Gonalons, il centrocampista capitano del Lione che Rafa Benitez ha indicato per rinforzare il settore centrale: l’accordo tra il Napoli e il giocatore è cosa fatta, adesso bisognerà convincere della bontà dell’operazione la società francese che molto a malincuore si priverebbe di Gonalons nato e cresciuto calcisticamente con il Lione. Forte del patto sancito con il giocatore (in Francia guadagna 1 milione e 300mila euro all’anno, in azzurro toccherebbe quota 2 milioni), Bigon proverà a far capire ai colleghi transalpini che 12 milioni (e non i 18 che vorrebbe il Lione) sono la cifra giusta per mollare il regista. Gonalons andrebbe a rinforzare un settore che difficilmente si priverà di Inler. Da segnalare le smentite quasi quotidiane di Lamberti, procuratore dello svizzero e un tiepido sondaggio di Bigon per lo svedese Jimmy Durmaz. Altri movimenti da non perdere di vista sono quelli che riguardano il difensore in arrivo: Rafa ne ha chiesti due, un marcatore centrale e uno che sappia giocare sul centro-destra. Non si fa più riferimento con insistenza ad Astori, Skrtel e Rami le prime scelte suggerite espressamente dal nuovo allenatore. Il Liverpool non intende per adesso mollare il primo, per Rami proprio Benitez vuol convincere il Valencia ad abbassare le pretese: gli spagnoli battono sui 12 milioni, il Napoli arriverà massimo a 9. Fernandez rientrerà dal prestito al Getafe, eventualmente ripartirà ma solo dopo aver svolto con il Napoli il precampionato a Dimaro. A Castelvolturno da tempo seguono N’Koulou, adesso corteggiato anche da altri club italiani. Il difensore ha lo status di extracomunitario e questo complica i piani della società, tra l’altro il nome del camerunense circola con insistenza da giorni e questo ha fatto lievitare inevitabilmente la quotazione: 14 milioni, mentre il Napoli da sempre pensa di poterne investire eventualmente non più di 10. Non fortissimi gli indizi che portano a Mbia del Queens Park Rangers. Nessun passo in avanti ufficiale per Rafael, il portiere del Santos che fino a due giorni fa sembrava destinato ad arrivare da queste parti: la Roma rilancia di continuo e punta sul fatto che offre al brasiliano un posto da titolare, mentre qui dovrà giocarsi il posto con De Sanctis anche se guadagnerebbe di più (gli sono stati offerti 800mila euro d’ingaggio). Capitolo Cerci: siamo in piena fase di stallo. I rapporti tra De Laurentiis e Cairo non sono idilliaci da quando Ogbonna venne promesso invano al Napoli, su Cerci il presidente granata intende monetizzare. Stesso discorso per Strootman. Dopo la cessione di Mertens, il Psv non vuol dare l’idea di smantellare e ha imposto al cartellino dell’olandese una quotazione che Bigon reputa al di fuori della propria portata: 12 milioni. Attenzione a Josè Maria Callejon, altro pallino di Benitez: la trattativa per portare a Napoli l’attaccante potrebbe prescindere dall’eventuale affare Cavani. Il procuratore del giocatore è lo stesso di Benitez, ovvero Manuel Garcia Quilon che lavora da giorni a fari spenti. Di Angelo Rossi
Fonte: ilmattino