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Benitez: ho fiducia nella squadra, nei tifosi e nel progetto della Societa

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20140205-141615.jpg Alla vigilia della prima semifinale di Coppa Italia in programma oggi, mercoledì 5 febbraio a Roma, Rafa Benitez ha chiesto a tutti i tifosi di stare uniti e di sostenere la squadra in un momento molto importante della stagione. Il Napoli, infatti, nel corso di 28 giorni, dovrà disputare 8 partite tra Campionato, Coppa Italia ed Europa League. Benitez ha ribadito che la condizione atletica della sua squadra è invidiabile e che la strada intrapresa dalla società è quella giusta per crescere.
“Dobbiamo stare uniti, questa è la chiave per crescere. La gente che ama il Napoli deve starci vicina e deve essere tranquilla perché solo così possiamo migliorare. Io continuo per la mia strada ed ho grande fiducia nel gruppo e nel progetto. Dopo gennaio abbiamo una rosa più solida ed equilibrata, gestire le energie sarà importante così come sono necessarie le rotazioni se vogliamo raggiungere obiettivi importanti. La Roma è un avversario forte, noi andremo a giocarci la partita senza fare calcoli, per segnare e conquistare un risultato positivo. Poi continueremo a lavorare per crescere. I conti si fanno alla fine”.
Questo in sintesi il pensiero di Rafa Benitez che ha voluto precisare ancora una volta i motivi alla base della decisione di non includere Jorginho nella lista dei giocatori che parteciperanno all’Europa League, una scelta definita “obbligata”. “La regola dice che possiamo cambiare tre giocatori. Armero e Cannavaro sono andati via, Mesto è infortunato. Mi servivano tre difensori, due laterali quali Ghoulam e Reveillere ed uno centrale che è Henrique. Sarebbe stato rischioso avere solo due difensori centrali. Mentre a centrocampo torna Behrami e siamo più coperti di numero”.
Sul match di Bergamo: ”Il primo tempo lo abbiamo fatto molto bene. La realtà è che abbiamo commesso errori individuali, ma anche dopo il primo gol subìto abbiamo reagito bene e potevamo pareggiare. E’ mancato il gol, avremmo potuto sfruttare le occasioni e sarebbe stata un’altra storia. Però la squadra ha mostrato di avere forza fisica e di saper stare bene in campo. Poi una cosa sono gli errori che ci sono nel calcio, un’altra è la prestazione globale”.
Si aspetta una prova di orgoglio domani a Roma?
“Abbiamo la possibilità di giocare subito, mi aspetto una squadra che abbia tanta carica e la mentalità positiva per fare una grande partita. La Roma è forte in difesa, ha molto equilibrio ed a centrocampo hanno giocatori di esperienza e di qualità nel possesso e nel palleggio. Quest’anno in campionato abbiamo avuto la possibilità di segnare, cercheremo di farlo adesso con un po’ di fortuna in più”.
Roma avvantaggiata dalla sospensione della gara di domenica?
“Se dico sì, non è una scusa, è una realtà”.
Giocherete anche in funzione della partita di ritorno come accorgimenti tattici?
“L’obiettivo è provare a fare gol. Dobbiamo giocare senza calcoli per un risultato positivo e per segnare. La squadra sta bene, mi aspetto di vedere lo stesso atteggiamento e la stessa mentalità messa in campo contro la Lazio in Coppa”
La squadra può essere scossa in questo momento dal clima che si è creato
intorno dopo gli ultimi risultati in campionato?
“Noi dobbiamo essere uniti, questa è la chiave. Dobbiamo continuare a lavorare ancora più forte, ma il messaggio per i tifosi deve essere di serenità. I ragazzi stanno facendo il massimo per migliorare e crescere. Ci sono giocatori che hanno reso la rosa più solida ed equlibrata. I conti li faremo alla fine. Io continuo per la mia strada, ascolto, osservo, e sono fiducioso perché vedo la forza della squadra, la qualità della rosa e so che possiamo crescere e diventare ancora più competitivi col tempo”.
Ha mai pensato di cambiare modulo?
“Quello che conta è l’applicazione dei giocatori in modo che riescano a trovare una organizzazione in campo. Il modulo non fa la differenza. Cambiando il modulo tutte le volte si crea squilibrio. Io ora credo che il 4-2-3-1 sia la soluzione migliore per questo gruppo. Abbiamo fatto 12 punti in Champions e siamo ben messi in campionato. Di sicuro si può far sempre meglio, ma l’allenatore non deve diventare protagonista cambiando schema di volta in volta, ciò che conta è la risposta dei giocatori, loro sono l’80 per cento del lavoro che svolgiamo. Gli uomini che vanno in campo devono capire il calcio, non servono solo gambe e piedi. Noi dobbiamo far crescere la forza dei giocatori in rosa, abbiamo tre quattro uomini su tutti che hanno esperienza e qualità per poterci far fare un ulteriore salto. Io dico sempre che l’aspetto mentale è fondamentale, e noi non dobbiamo avere timore di provare la giocata”.
Hamsik può essere uno di questi?
“Hamsik è un leader, ho parlato con lui questa settimana, ha voglia di dare il massimo e di poter essere un giocatore ancora più importante per noi. La mia fiducia in Marek è totale”.
Ha parlato con il Presidente De Laurentiis in questi giorni?
“Sì ci siamo messaggiati, tra noi il colloquio è costante. Il Presidente è una persona intelligente, sa dove siamo e sa dove vogliamo arrivare. Tutti siamo un po’ dispiaciuti per un risultato negativo, ma abbiao consapevolezza del lavoro che stiamo facendo anche per il futuro”.
Ci sarà ancora turnover in questo mese ricco di impegni?
“Se vogliamo essere forti per l’intera stagione, la gestione delle forze è fondamentale. Spetterà a me distribuire le energie e gli uomini a seconda delle partite. Oltretutto abbiamo Ghoulam, Jorginho ed Henrique che possono darci ancora alternative. Poi è chiaro che se sbaglierò sarà colpa mia, se farò bene mi chiameranno un mago. Ma sappiamo quanto è importante la rosa e l’equilibrio. Ho sempre lavorato in Società che non erano al top del fatturato economico, ma con l’organizzazione ed il lavoro si possono raggiungere risultati importanti”.
Si aspettava di più dal suo Napoli in campionato considerata l’ottima partenza?
“Noi abbiamo avuto cinque giocatori infortunati, non uno o due ma ben cinque uomini fuori che sono sempre stati importanti in passato. Non mi sono mai lamentato prima, ma adesso che stiamo facendo una analisi posso dirlo perché spero di averli tutti presto al top. Anche la Roma quando ebbe fuori Totti e Gervinho rallentò. Mi parlano tutti della difficoltà del campionato italiano, ma io la conosco benissimo. Stiamo avendo in tutte le partite un gran possesso palla, sappiamo anche però che dobbiamo velocizzare il possesso, che dobbiamo essere più aggressivi. Lo proviamo sempre in allenamento. Poi a volta accade, a volte meno, ma l’obiettivo è quello perché anche il Barcellona se si trova davanti 10 uomini che difendono ha difficoltà a trovare spazi. Siamo consapevoli di puntare a traguardi precisi come la zona Champions che è la nostra priorità. E c’è la possibilità di vincere qualcosa. Per questi ripeto: dobbiamo stare uniti. Se stiamo tutti insieme ed uniti è molto più facile vincere”