Home Succede in città 991, viaggio nei sapori tra “bionde”,”rosse”e “scure”

991, viaggio nei sapori tra “bionde”,”rosse”e “scure”

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di Eliana Del Prete

L’estate si sa, ci induce ad essere più curiosi ed aperti alle novità, anche e soprattutto quelle gastronomiche. Spesso, però, dietro accattivanti menù si nascondono veri e propri attentanti alla nostra linea e salute e, tra un occhio alla bilancia e uno al portafogli, ecco che ci si ritrova a ripiegare sulla consueta – per quanto salutare – pizza.
Non tutti sanno però, che a Napoli c’è un locale dal menù tanto inusuale, quanto pregiato, rivolto a chi è alla ricerca di gusti raffinati e birre artigianali. Grazie alla passione per la buona cucina e la ricercatezza dei sapori, Gigi Andriani insieme alla moglie Rita, hanno dato vita ad un pub, il 991, che nell’aspetto rievoca i più famosi bar londinesi mentre, nella “carta” delle portate, ci conduce a sapori lontani. Qui nulla di ciò che finisce nei piatti dei clienti esce dal congelatore, che tra le altre cose nemmeno posseggono.
Tra “bionde” di varie gradazioni e qualità, particolarmente ricercate sono le birre prodotte dalle monache trappiste, realizzate con metodi rigorosamente artigianali.
Una particolarità di questo locale è la preparazione della “manzetta prussiana” . Si tratta di una carne proveniente dalla Polonia – ex Prussia – e più precisamente dalla Regione Mazuri. La peculiarità di questo piatto, consiste nel fatto che le scottone utilizzate vengono allevate con l’integrazione alimentare di barbabietole da zucchero, cosa questa, che rende la carne dolce e tenera per la presenza di grassi. Dal connubio grassi- zucchero si sviluppa la famosa Reazione di Maillard che fa sì che, in fase di cottura, sulla superficie si formi la crosticina preservando, all’interno della carne, i liquidi preesistenti.
Il 991 trova le sue origini a Sarno dove nel ’99, per effetti secondari dell’alluvione che colpi la zona, si rese necessaria la chiusura dello stesso. Nel nome dunque la fine di quella attività ma anche l’inizio di una nuova era, data dal numero uno, inizio dell’avventura napoletana e civico di ubicazione in Via Aniello Falcone.

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