Varie le categorie alle quali hanno concorso i 21618 esemplari esposti alla Mostra d’Oltremare in occasione della 70° Mostra Mondiale dell’Ornitologia che si sta concludendo in queste ore a Napoli. Il Campionato, che ha ospitato  uccelli ornamentali provenienti da allevamenti di tutto il mondo, ha ottenuto grande consenso di pubblico, grazie all’organizzazione della Federazione Ornitologi Italiani (Foi) e della Confédération Ornithologique Mondiale (Com). L’evento ha visto l’alto patrocinio del Comune di Napoli.

Arduo il compito dei giudici che, dal 20 gennaio scorso, hanno dovuto valutare i pennuti per le loro peculiarità nel canto, nella variazione dei colori della livrea fino a giungere alla posizione che i “piumosi concorrenti” assumono all’interno della gabbia. Tra i 22 Paesi partecipanti a livello europeo – e non solo – salgono sul podio le calopsitte di Stefania Arminio. Chi visita l’allevamento amatoriale “I Miei Pennuti” di Giugliano in Campania, si trova subito immerso in un mondo fatto di piume ed amore. Pur non essendo il suo lavoro primario, la Dottoressa Arminio dedica tutto il proprio tempo libero a quella che considera “la sua famiglia”. Galline, pappagalli di diverse specie e persino cani, riflettono un animo competente e sensibile di chi, ha convertito la propria passione in una casa-allevamento creata ad hoc per questi animali.

Al 70° Campionato Mondiale di ornitologia, Stefania Arminio, oltre che per i soggetti presentati, si è distinta per l’importante aiuto profuso nei giorni di fiera e di organizzazione. Attestati di stima sono giunti anche dal Presidente Antonio Venturoli, dell’Associazione Ornitologica Campana A.O.C APS, il quale ha consegnato la targa premiazione soci “Per i successi conseguiti al campionato Ornitologico Mondiale Napoli 2023”.

Quali sono le caratteristiche da tener presente per essere ammessi alla gara?

“Possono iscriversi tutti. L’animale potrebbe risultare non giudicabile se ad esempio presenta una anomalia fisica come la mancanza di un’unghia, una muta importante o se sussiste un errore nella categoria d’ingabbio. Quando si procede ad ingabbiare i soggetti per procedere alla scheda d’iscrizione, si inserisce il codice alfa-numerico che corrisponde al fenotipo del pappagallo. Se l’allevatore per incompetenza o superficialità non è stato in grado di riconoscere e quindi collocare nella giusta categoria quella determinata mutazione, non è giudicabile”.

Tre volte Campioni del Mondo. Per quale categoria ha concorso e con quale specie?

“Sono salita sul podio con uno Stamm di Orlati di Calopsitte. Lo Stamm – per essere più tecnici – prevede l’esibizione di quattro soggetti della stessa mutazione e dello stesso sesso”.

Per un profano è possibile riconoscere il sesso in uno di questi soggetti?

“Gran parte di questa specie presenta dimorfismo sessuale, in particolar modo, la femmina si distingue perché non presenta la maschera gialla. Poiché lo Stamm prevede quattro esemplari simili e dello stesso sesso, ho proposto quattro maschi. Questi, si sono aggiudicati il 1° posto. Ho conquistato anche un 2° posto con un “faccia bianca, sempre maschio” e un altro 2° posto con un soggetto orlato femmina”.

Quale vittoria le ha dato più soddisfazione?

“Sicuramente il 2° posto dell’orlato femmina. E’ difficile già poter accedere al podio con uno Stamm di quattro soggetti uguali ma, ciò che mi inorgoglisce è questa femmina dal fenotipo particolare. Rispetto al fenotipo tipico della femmina che non manifesta le orlature come il maschio (rimanendo scura sul dorso), l’evidenza della mutazione è apprezzabile solo aprendo l’ala dove, nelle remiganti, si vanno a delineare i segni tipici dell’orlatura. Qui, invece, le orlature sul dorso rendono il soggetto davvero particolare”.

Progetti futuri dopo questa esperienza?

“La mia esigenza – ma credo un po’ l’esigenza di tutti gli allevatori – è quella di migliorare la specie. La mostra aiuta ma, oltre all’osservazione di altri soggetti e la conoscenza di persone che condividono la stessa passione, la mia priorità è sempre quella di avere soggetti in allevamento che siano in primis sani.

La fiera rappresenta comunque un modo per conoscere altri allevamenti per poter acquistare o scambiare pappagalli – o uccelli in generale – per migliorare i propri. Soprattutto, prepararsi per un evento così importante, ci fornisce la possibilità di approfondire, studiare, valutare”.