Maurizio Sarri, nel corso dell’incontro con i tifosi, tenutosi a Dimaro, insieme ad Allan ed Insigne, ha dichiarato: Avete rimpianti per lo scorso anno? 

“L’anno scorso abbiamo fatto fatica dopo l’infortunio di Milik che fu una brutta botta. Abbiamo poi sofferto per un periodo e poi la scelta di Mertens ci ha premiati. Nel calcio ci sono scelte giuste e meno giuste ma non abbiamo grandi rimpianti”. 

Qual è il suo rapporto con De Laurentiis? 

“De Laurentiis è un Presidente molto liberale, mi ha sempre fatto lavorare come io desidero e non mi ha mai imposto alcun compromesso”. 

Le piacerebbe essere, come ha auspicato il Presidente, il Ferguson del Napoli? 

“Non ne ho una idea adesso. A me interessa soprattutto allenare sul campo, non sono una figura da manager, non mi occupo di mercato, non ho conoscenza di tutti i calciatori del Mondo. Abbiamo un Direttore Sportivo di cui mi fido totalmente e che ha grande competenza. A me spetta lavorare sul campo, poi spero di poterlo fare a lungo con il Napoli perché la gioia e la soddisfazione di guidare questa squadra è straordinaria e nessuno me la potrà togliere”. 

Con il ritorno di Milik sta pensando di cambiare modulo? 

“Cambiare schema in attacco sarebbe stupido visto che siamo stata la squadra italiana più prolifica. Le nostre possibilità di migliorare passano nel subìre meno gol, quindi non è il caso di togliere un centrocampista per inserire un attaccante. Il nostro modulo resterà lo stesso, poi a stagione in corso valuteremo anche alternative a partita in corso”. 

Avete studiato qualcosa per cercare di non perdere punti contro le piccole squadre? 

“Perdere punti contro le cosiddette piccole riguarda tutte le squadre. Sono situazioni che son successe anche alla Juve e alla Roma. Si tratta di episodi inevitabili che capitano a tutti. Ciò che mi interessa è la continuità e noi l’abbiamo persa solo all’andata nell’arco di 20 giorni. Poi dopo la squadra è stata costante e continua. Quindi bisogna proseguire così perché credo che la squadra abbia fatto un salto di mentalità nella seconda parte di campionato. Abbiamo fatto un gioco divertente ma siamo stati anche molto convinti nel cercare la vittoria. Se abbiamo segnato 115 gol un motivo ci sarà”. 

Il suo Napoli è stato paragonato a quello di Vinicio: 

“E’ un paragone con un allenatore che a Napoli ha significato tanto, un tecnico innovatore che era anni avanti a tutti come idea di calcio. Il paragone mi lusinga molto. Ho conosciuto Vinicio e l’ho trovato un uomo fantastico con cui parlare di calcio ad alti livelli. Spero di poter lasciare anche io il segno come lui qui a Napoli”. 

La preoccupa il preliminare di Champions? 

“E’ un ostacolo storicamente difficile per le italiane, considerati gli ultimi anni. Si rischia di trovare qualche avversario in maggiore condizione atletica o più avanti come campionato. Confido nella nostra crescita e la squadra credo sappia dare una risposta”. 

Crede al sogno scudetto? 

“Se siamo rimasti tutti insieme è perché abbiamo un sogno in comune. E speriamo che possa realizzarsi il nostro sogno per noi e per il popolo azzurro”.