Maurizio Sarri, ha parlato del match di sabato sera, al San Paolo, contro il Sassuolo: “Il Sassuolo è un avversario fortissimo, sarà un match duro. Anche se riuscissimo a giocarlo al cento per cento delle nostre possibilità sarà durissimo”. “All’esordio ricordo benissimo che avevo già preannunciato le difficoltà che avremmo incontrato contro una squadra che gioca insieme da oltre tre anni. Noi non eravamo ancora al top mentre loro erano già un gruppo soldio e lo hanno dimostrato cammin facendo in questo girone di andata. D’altro canto quando io dissi che il Sassuolo aveva le potenzialità per arrivare tra il quinto e il sesto posto in classifica, molti si misero a ridere. Invece il tempo ha dimostrato il valore di una rosa guidata benissimo dallo stesso allenatore da quasi quattro stagioni”. 

Cosa le è rimasto dentro di quella prima partita di campionato? 

“Sicuramente noi non eravamo prontissimi e in questi mesi siamo cresciuti e migliorati. Ma il Sassuolo successivamente ha battuto altre grandi squadre, tra cui la Juventus e l’Inter, questo testimonia che domani avremo di fronte un avversario fortissimo e sarà una sfida davvero difficile”. 

Stavolta però la affrontate da primi in classifica: 

“Cambia poco sotto il profilo della concentrazione perchè se domani vogliamo essere all’altezza del ruolo dovremo dare tutto ed esprimerci al top. I ragazzi questo lo hanno capito, in settimana hanno lavorato con grande determinazione e sono soddisfatto. La classifica non ci deve interessare minimamente”. 

In città c’è grande entusiasmo, può coinvolgere anche la squadra? 

“L’entusiasmo è un fattore positivo e produttivo, ben diversa è l’euforia che può produrre superficialità. Quidni va benissimo l’entusiasmo perchè dà ai ragazzi anche maggiore gioia di lavorare ma tutto il resto che può appartenree all’euforia non ci deve toccare. E non ci sta riguardando assolutamente. Sappiamo che domani ci giochiamo una gara importante e siamo concentrati su quella. Poi è chiaro che sarà il campo a dire la verità”. 

Bonucci in settimana ha detto che il Napoli è la favorita al vertice: 

“Non ce ne può interessare di meno, mi sembra normale che ognuno esprima il suo parere. Io quando la Juve all’inizio era dietro dissi chiaramente che sarebbe stata la favorita per lo scudetto. E come volevasi dimostrare ora è tornata con grande forza tra le prime. Una squadra che ha vinto 4 scudetti consecutivi, tre supercoppe ed una Coppa Italia negli ultimi quattro anni è evidentemente avanti agli altri. Oltretutto hanno un budget di gran lunga superiore alle altre ed un ambiente abituato a vincere”. 

Lei disse che con 18 uomini si può fare la rivoluzione. Questo Napoli la può fare? 

“Non lo so e non lo possiamo sapere ancora. Quando una squadra porta delle idee ben precise, che siano alla fine buone o cattive, è sempre un po’ rivoluzionaria perchè propone qualcosa di diverso da ciò che è più consueto. Ma onestamente, come già ho detto, nessuno sa dove possiamo arrivare e soprattutto quanto può durare questa applicazione mentale e fisica per affermare il nostro gioco. Sinora siamo soddisfatti e lavoriamo per proseguire così”. 

Ha una idea intima di dove può arrivare questo Napoli?  

“Se l’idea è intima, non posso certo rivelarla. Ciò che penso realisticamente è che non abbiamo ancora certezze, ma certamente abbiamo grande convinzione”. 

Maradona le ha fatto i complimenti:  

“Sono felice di questo, ma ero felice già quando parlò di me perchè io sono onorato della sua attenzione. Spero che venga a Napoli a prescindere dai nostri risultati perchè mi piacerebbe abbracciarlo da grande suo tifoso quale sono sin da bambino”