Maurizio Sarri, al termine del match con il Benevento, ospite ai microfoni di Premium Sport, ha dichiarato: : “Loro in questo momento in casa sono una squadra viva, era trasferta più pericolosa di quanto dica la classifica. Ambiente rigenerato dagli acquisti importanti fatti e non era semplice. Abbiamo faticato ad entrare in partita, poi abbiamo fatto mezz’ora di grande livello ma ci siamo accontentati di questa senza chiuderla definitivamente. Non ho idea di quello che ha fatto la Juve, ho pensato solo alla nostra gara. Che la Juve sia una grandissima squadra non lo scopriamo oggi. Il campionato italiano è come quello tedesco, ci sono tre quattro squadre buone ed una superiore a tutte le altre. Noi siamo stati bravi a tenere vivo questo campionato, mentre in Germania non ci sono riuscite. Il fatto sorprendente è che ci siamo noi in testa e non la Juventus. Abbiamo fatto 60 punti in 23 partite, una media punti impressionante. Loro viaggiano alla nostra stessa media, ma per loro è qualcosa di più abituale.

Nella riunione di ieri sera ero convinto che avrebbero giocato con il 4-3-3 ed anche a livello di singoli. Avevo solo pensato a Brignola come falso nueve.

Non sono disposto ad incontrare venerdì De Laurentiis perché giochiamo sabato e quindi sono in ritiro. Ci sarà qualcuno che andrà al posto mio ad ascoltare il presidente, voglio restare concentrato sulla squadra. A meno che De Laurentiis non voglia venire in ritiro con noi. Penso che tra me ed Aurelio ci sia bisogno di pochi incontri. Di Marotta non so cosa abbia detto, avevo da fare oggi. Non mi interessa assolutamente niente, non possiamo avere pressioni perché stiamo andando oltre ogni previsione fatta da chiunque perché per voi (stampa, ndr) era una lotta Juve e Milan. Non abbiamo alcun tipo di pressione, ci dispiace perché avremmo voluto giocare meglio in questo secondo tempo. Questa è l’unica rottura di giornata.

Mertens ha subito una botta alla caviglia, ma non pare nulla di preoccupante. Preoccupato del mancato arrivo di Politano? Io non ho preoccupazioni, ho la fortuna di lavorare con un direttore sportivo che ritengo un fuoriclasse. Tutto quello che sceglie lui va benissimo.

Lo scudetto si decide nello scontro diretto o nelle prossime sfide? Boh…”