“Il mio sogno era quello di giocare in A1, ma non pensavo di poterci arrivare così rapidamente, dopo solo un anno nel campionato di A2”.
Sono le prime parole da biancazzurro di Carlo Sanges, il quinto acquisto della Carpisa Yamamay Acquachiara dopo lo spagnolo Barroso, il serbo Cupic, il croato Krapic e Federico Lapenna.
E’ anche l’acquisto più giovane (è nato il 9 luglio 1997) ed è anche quello più… alto. Sanges misura 193 centimetri ed è un vero e proprio colosso, visto che sulla sua carta d’identità sta scritto anche 103 chilogrammi. In altre parole, se all’Acquachiara serviva un difensore puro di peso, e che potesse essere un investimento per il futuro, ebbene il direttore generale biancazzurro Massimo Pezzuti ha fatto centro. “E’ un autentico colosso, ed è dotato di una forza fisica spaventosa”, commenta Pezzuti.
Con il suo arrivo, dunque, la Carpisa Yamamay Acquachiara ha potenziato il reparto difensivo dopo aver, in sede di mercato, operato finora soprattutto per sistemare l’attacco.
Sanges ha iniziato a giocare nelle giovanili della Rari Nantes Salerno, poi è passato nell’altra squadra salernitana di A2, l’Arechi, con la quale quest’anno ha disputato un ottimo campionato contribuendo alla qualificazione ai playoff della squadra allenata da Grieco. “Ringrazio la Carpisa Yamamay Acquachiara ed il mister Pino Porzio per aver creduto in me e per avermi dato questa grande opportunità. Quando mi è stato detto dell’interessamento dell’Acquachiara, ho pensato che fosse uno scherzo di qualche mio compagno di squadra o del tecnico; invece era tutto vero. Quando mi sono seduto accanto a Pino Porzio per parlare con lui ero emozionatissimo. Sono sicuro che con lui potrò crescere e migliorare tanto. Ci tengo a ringraziare, inoltre, la società Arechi e tutto lo staff dirigenziale e tecnico, nonché i miei ex compagni di squadra perché se ho avuto la possibilità di mettermi in mostra nello scorso campionato è anche merito loro. Obiettivi futuri? Ci tengo a far bene in A1 e a diventare una pedina importante per l’Acquachiara: il direttore generale Pezzuti mi ha mostrato il progetto biancazzurro, non posso che essere entusiasta di farne parte”.