Il Napoli presenta i nuovi acquisti al teatro comunale di Dimaro – Folgarida a pochi metri dal tradizionale palco di Piazza Madonna della Pace il cui utilizzo è reso vano da un acquazzone, ideale peraltro per il manto erboso dello stadio di Carciato. Il palcoscenico è Verdi, Karnezis, Meret e Fabian Ruiz al centro delle domande e curiosità dei tifosi. Manca Roberto Inglese a causa di un lutto che ha colpito la sua famiglia. “Ho fatto questa scelta con convinzione ed è la migliore che potessi fare” è la battuta d’esordio di Verdi che poi si rivela anche un traduttore d’eccezione in virtù dei suoi trascorsi all’Eibar. “Forse al San Paolo ho meritato i fischi visto che non avevo accettato il trasferimento al Napoli, ma adesso è inutile pensarci, non sapete cosa è successo da gennaio a giugno, quando ho comunicato dopo la partita della Nazionale il trasferimento al Napoli”.

Fabian Ruiz parte alla grande “M’ispiro a Xavi”. Ambizione, voglia di stupire ma anche umiltà: “Non c’interessa se a destra o a sinistra, è importante solo giocare”.

L’Ancelotti mania accomuna tutto il gruppo degli azzurri, Verdi ha raccontato i momenti fuori dal campo: “Ancelotti è bravo sul campo ma anche a cantare, ci obbliga a farlo quando facciamo il karaoke”. E per Karnezis “è un sogno essere guidato da un allenatore così importante”.

Ad illuminare Piazza Madonna della Pace è la nuova maglia del Napoli Kombat 2019 presentata allo satdio di carciato dall’head of operations Alessandro Formisano con Luigi De laurentiis. Riporta il numero 9, quello scelto da Simone Verdi: “So che è una maglia pesante a Napoli ma la indossavo anche a Bologna, spero di farlo con onore, il nostro obiettivo minimo è superare almeno i gironi di Champions League”.

Al termine delle sedute spesso gli azzurri si cimentano con le punizioni, uno dei tiratori più brillanti è Simone Verdi che ha affermato: “Non conosco ancora Mertens, deciderà l’allenatore su chi dovrà calciarle”. Lo spogliatoio è unito, il lavoro di Ancelotti per compattare il gruppo sta funzionando, lo dimostrano le parole dei quattro azzurri: “Reina ha lasciato un buco, ne parlano tutti bene, ci sono tanti ragazzi che si fanno sentire nello spogliatoio, penso per esempio a Lorenzo Insigne ma anche Hamsik e Albiol che sono qui da tanti anni”.

Sscn