di Eliana Del Prete 
“Il bello della diretta” raccoglie grande consenso di pubblico a teatro consacrando Lucio Pierri e Massimo Carrino coppia indiscussa della comicità garbata. Un sodalizio artistico, quello tra Pierri e Carrino, che va avanti da oltre un lustro tributando al duo il giusto onore sia sul palcoscenico che nel piccolo schermo. Giocando sull’ironia dei modi di dire napoletani, raggiungono il successo televisivo con “Aparat’ a pall”, la trasmissione che – nel titolo – rievoca il colorito invito – in alcune circostanze -di ricercare nella vita il senso della misura. 

Ed è proprio il non stare mai oltre i limiti che fa dei mattatori Pierri-Carrino due professionisti che non cercano la risata facile attraverso il doppio senso o l’equivoco verbale, bensì riproponendo personaggi del calibro di Carlo Alvino con il suo azzurro vocabolario inteso quale vero e proprio inno al tifo calcistico. 

Nel canovaccio “Il bello della diretta”scritto da Lello Marangio, con la partecipazione di Barbara Petrillo, Maria Mazza e Lello Radice per la regia di Lucio Pierri, si portano in scena storie di un’emittente locale dove amanti messi a dura prova dalle circostanze, si ritrovano al centro di vendette segrete consumate, appunto, nel “bello della diretta”.