20130630-104415.jpg Maggio si riscopre fondamentale per Prandelli e contro il Brasile si accorge di essere quasi pedina insostituibile. Questa Confederations gli consente di raggiungere il secondo posto (alla pari con Bagni) come “napoletano” con più presenze in Nazionale: ne ha collezionate esattamente 28 da quando è arrivato a Napoli. Al comando, irraggiungibile c’è Nando De Napoli (51 partite su 54 complessive). Persino Ciro Ferrara (26 partite da ”napoletano” e 23 da ”juventino”) è stato scavalcato. «Stasera rivedo Cavani. Non sono abituato a giocarci contro, se non nelle partitelle a Castelvolturno. Credo che da avversario ci siamo affrontati a Roma, in amichevole». In realtà Maggio non ricorda bene: contro Cavani ha giocato già tre volte, quando uno era alla Sampdoria e l’altro al Palermo. E l’11 maggio del 2008, alla Favorita Maggio fece pure gol. Maggio veste i panni del leader del Napoli: «Dite che potrebbe essere l’ultima partita da compagni-contro? Vediamo. Sarà comunque bello trovarsi. In questi giorni non ci siamo sentiti, ci è mancato il tempo… Ma parleremo tranquillamente. Non vedo l’ora di incontrarlo, oltretutto con Edi ho sempre avuto un buon rapporto. Lo stesso vale per Gargano». Christian non nasconde le sue intenzioni: «Io cercherò di farlo restare, poi giustamente vedrà lui, ma io spero proprio che resti!» L’esterno del Napoli spiega ancora: «Rispetto ad altre partite abbiamo cambiato modulo, un modulo che ricorda quello del mio Napoli, dunque ho fatto bene. È stato bravo Prandelli, tra noi c’è un legame fortissimo. Lui ha trovato i giocatori giusti, il modulo giusto. Io ho trovato anche un buon feeling con Antonio, insomma ci siamo espressi alla grande, con Candreva; ma la verità è che abbiamo fatto bene tutti, fino al 120°, senza mai mollare, nonostante i crampi…L’Italia ha fatto qualcosa di grande, ci è mancato solo l’ultimo piccolo passo in più per arrivare in finale. Peccato per quei rigori… meglio adesso che al mondiale».
Fonte: ilmattino