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Un nobile impoverito riesce a farE sposare con un matrimonio combinato suo nipote, il giovane Riccardo, a Claretta, figlia di Luisa e di Gaetano, ricco commerciante desideroso di un titolo nobiliare. Nel contempo l’anziano e spiantato barone mira a sposare Teresina, ricca zitella, che con il suo patrimonio salverebbe il barone dalla miseria. All’improvviso, ecco l’intoppo: Riccardo, giovane educato e di buone maniere, per rispettare le ultime volontà che la madre (defunta) gli ha dettato in una lettera, crede di non dover soddisfare le legittime aspettative di Claretta, moglie ricca di passione.. e di soldi.
Per evitare che il matrimonio e la cospicua dote vadano persi, occorre che lo zio induca il nipote a cambiare subito atteggiamento. Cosa non facile, vista La lettera di mammà. Ma l’anziano barone riesce a risolvere l’imbarazzante situazione con una trovata geniale.
La scrittura intelligente e comicissima di Peppino De Filippo è sostenuta da una interpretazione a ritmi particolarmente sostenuti, secondo la migliore tradizione napoletana, in un allestimento curato in ogni particolare.

Comunicato stampa