“Buona sera napolitani, sono molto felice di essere con voi, faremo grandi cosi insieme….Forza Napoli”…poi accarezza il pallone con il suo sinistro magico e lo calcia a volo….inizia così la storia d’amore tra Napoli e Diego Armando Maradona, che si presenta ai suoi nuovi tifosi, in quello che per sette anni sarà il suo Tempio. Era il 5 luglio 1984 e settantamila tifosi azzurri affollano il San Paolo per salutare il loro nuovo Re. Diego è da quel giorno a tutti gli effetti un giocatore del Napoli, dopo che la trattativa per portarlo in azzurro era durata piu’ di un mese con un’estenuante trattativa con il Barcellona. Il Napoli è reduce da una stagione deludente dove aveva sfiorato la serie B, e il presidente Ferlaino aveva chiamato Juliano ex capitano azzurro per salvare il Napoli da una retrocessione che appariva inevitabile. Il miracolo si compie, il Napoli si salva, ma Ferlaino e Juliano decidono che ormai i tifosi non devono piu’ soffrire e promettono di allestire una squadra competitiva. Intanto da Barcellona arrivano notizie che Diego Armando Maradona, considerato il giocatore piu’ forte del mondo non vuole piu’ restare nel club catalano perchè in rotta con i dirigenti e i tifosi. Juliano viene a sapere della cosa e propone a Ferlaino di tentare il colpo del secolo, portare Maradona a Napoli, per ridare entusiasmo ai tifosi. Così il direttore generale azzurro contatta immediatamente tramite l’intermediario Juan Minguela, il manager del giocatore argentino Jorge Chysterpiller, che informa il giocatore che si dice entusiasta di vestire l’azzurro del Napoli e lui stesso fa pressione sul suo club per essere ceduto al Napoli. Inizia così una trattativa estenuante, il Barcellona apre alla cessione ma pretende garanzie sul pagamento del cartellino del giocatore fissato a 13 miliardi di lire. Ferlaino allora contatta il presidente del Banco di Napoli,Ventriglia, per avere le fidejussioni da presentare al club catalano, E’ tutto a posto, il Napoli è pronto a pagare ma a Barcellona puntano i piedi, il presidente Nunez e il consiglio direttivo sono favorevoli alla cessione, mentre il vicepresidente, Gaspart è contrario. I tifosi del Napoli seguono la trattativa con il fiato sospeso per oltre un mese, Maradona un giorno sembra vicino al Napoli e il giorno dopo il sogno pare infrangersi, si va avanti così per oltre un mese, fino ad arrivare al 30 giugno ultimo giorno utile per la Figc, per tesserare giocatori stranieri. Il Barcellona invia un fax al Napoli ed invita Juliano a venire in Catalugna per chiudere l’affare, Maradona sembra ormai del Napoli, ma giunti in Spagna Juliano e i dirigenti del Napoli ricevono una brutta sorpresa, il Barcellona rifiuta i 13 miliardi cifra concordata per cedere il giocatore.Juliano va su tutte le furie e con un’abile mossa si reca a Madrid per acquistare dall’Atletico Madrid Hugo Sanchez, ma è tutta una manovra per mettere pressione sui catalani, che richiamano il direttore generale del Napoli per firmare il contratto,mancano poche ore alla chiusura del mercato e così Juliano chiama Ferlaino che con un aereo privato si reca a Barcellona per chiudere l’affare, Maradona è finalmente un giocatore del Napoli. Diego è felice e parte immediatamente per Napoli per firmare il contratto con il suo nuovo club. A Napoli intanto sono tutti impazziti ed i tifosi si riversano per strade a festeggiare in piena notte, fino all’alba. Così il nuovo Re di Napoli viene presentato ai suoi ttifosi allo Stadio San Paolo il 5 luglio 1984, è l’alba di una nuova era per il Napoli e i suoi tifosi, inizia ufficialamente, l’Era Maradona e grazie a Diego arriva dopo tre anni il primo scudetto della storia azzurra, poi seguiranno altri trionfi e la bacheca del Napoli si arricchisce ancora di un altro scudetto, una Coppa Uefa, una Coppa Italia e una Supercoppa, il Napoli di Maradona arricchito dalla presenza di tanti altri fuoriclasse come Giordano,Bagni, Careca , Alemao, Carnevale scrive le pagine piu’ belle della storia del club. Maradona andrà via dopo sette anni meravigliosi ma l’amore tra lui è i Napoli e i napoletani durera’ pre sempre, per l’eternità anche dopo la fine del mondo. (Antonio Errico)