20140331-145406.jpg“Con Benitez stiamo già progettando il futuro, sono quasi al decimo anno da Presidente e voglio raggiungere ancora livelli più alti con questa squadra. Con Napoli c’è una grande alchimia, ed il mio amore per la città l’ho dimostrato prendedomi sempre le responsabilità per far crescere il Club”.
Aurelio De Laurentiis, a margine della conferenza stampa del Trentino marketing, apre una ampia finestra sull’aspetto strettamente sportivo il giorno dopo la splendida vittoria sulla Juventus.
“Napoli-Juve è una sfida eterna, un match speciale che esula dal contesto del campionato. E’ una partita che si gioca sempre con grande spirito di sana rivalità, com’è giusto che sia. Ieri sono sceso negli spogliatoi ed ho ringraziato i ragazzi, dicendo che se ho dato alla squadra un premio dopo la sconfitta con la Fiorentina per come avevano onorato la maglia, adesso sarei ben lieto di dar loro un ulteriore premio se dovessero riuscire ad arrivare secondi”.

“Ieri dopo il match ho ribadito che se io avessi il fatturato della Juve vincerei lo scudetto per più anni. Ma allo stesso tempo credo nella forza della nostra Società e dell’allenatore, perchè ci siamo sempre presi la responsabilità dell’allestimento della squadra cercando di maturare idee che vadano al di là dell’aspetto economico”.
“Con Benitez il dialogo è costante e completo, confrontiamo le idee e agiamo sempre in maniera costruttiva per il bene comune del Napoli. Quest’anno abbiamo avuto problemi di infortuni soprattutto nei ruoli difensivi. Prima Zuniga, poi Mesto, ci hanno lasciato dei ruoli scoperti che a gennaio siamo riusciti a ricoprire in maniera eccellente con Henrique e Ghoulam”.

“In questi nove anni e mezzo ho fatto un lavoro accurato che ci ha portato dalla Serie C ai livelli raggiunti ieri sera. Io non ho rilevato il Napoli di Maradona ma una Società reduce da un fallimento. E con un pezzo di carta abbiamo costruito un modello di calcio in Italia. Quando mi guardo allo specchio la mattina sono sereno e voglio continuare a far meglio perchè amo questa città”.
Il Presidente poi rivolge un pensiero a Paolo Cannavaro: “Quest’anno per scelte tecniche Paolo non è più con noi. Abbiamo voluto valorizzare Fernandez che era richiesto da altri Club. Ma dopo una attenta valutazione su come si esprimeva a quattro nella difesa dell’Argentina, si è deciso di confermarlo ed i risultati ci danno ragione. Sotto questo profilo però voglio dire che Paolo Cannavaro è un professionista esemplare, forse la persona più educata e perbene che io abbia conosciuto nel mondo del calcio. Ed a lui va tutto il mio ringraziamento per quello che ha dato al Napoli in questi anni”.
Questione stadio: “Il nostro è un progetto di internazionalizzazione del Club che non può prescindere dallo stadio. Io sono una persona molto conciliante e paziente, sto cercando di capire come agire e voglio anche venire incontro alle esigenze del Comune. Però deve esserci un dialogo proficuo altrimenti non posso andare contro un muro. Io ho vari progetti anche per il nuovo stadio ma devono darmi la possibilità di poter agire. Anche se talvolta la questione è stancante, io non mi stanco mai di lottare, sono indefessamente sul pezzo e voglio che il Napoli possa avere un impianto all’altezza delle sue ambizioni”