(null) Rafa Benitez, alla vigilia del match con il Chievo, nella consueta conferenza stampa pre-partita, ha dichiarato: “La partita di domani sarà importante cercare la continuità. Dobbiamo dare il massimo e andare in campo con la mentalità vincente”.
“Sì, vincere sarebbe importante per dare seguito alla striscia positiva. Sarà certamente un match difficile, ma noi cercheremo di conquistare il successo per proseguire sulla nostra strada”.
La partita dell’andata fu un’amara beffa in una partita dominata:
“Sì facemmo tanti tiri in porta, creammo moltissime occasioni da gol, ma non andò bene. Il Chievo è una squadra solida, che si difende bene e che lavora bene tatticamente. Noi dovremo imporre il nostro gioco e cercare il successo. Giocheremo con la mentalità di sempre cercando il massimo”.
Napoli che ha in Higuain il suo “front man”, bomber e trascinatore. Soddisfatto della crescita del Pipita?
“Lui è un campione, lo abbiamo sempre saputo, è qui da un anno e mezzo e sta diventando anche un leader in campo. Gonzalo può fare la differenza e la squadra sa che deve seguirlo”.
L’impatto di Strinic è stato positivo, Gabbiadini si sta inserendo gradualmente, come valuta il loro inserimento?
“Strinic sta facendo molto bene e neppure noi ci aspettavamo potesse giocare più partite di fila perché veniva da un infortunio. Ma lui ci è riuscito, ha qualità ed esperienza per gestirsi. Gabbiadini non aveva lo stesso spazio in avvio perché ha davanti grandi giocatori. Lui non è un acquisto finalizzato solo al presente ma un uomo importante anche in prospettiva futura. E’ un calciatore importante e lo dimostrerà”.
In cosa è cresciuta la squadra in questi mesi e sotto quale aspetto deve ancora migliorare?
“Io dico sempre che la nostra forza a volte è la nostra debolezza. Abbiamo caratteristiche offensive come qualità e uomini in rosa. L’obiettivo quindi è attaccare, segnare e trovare allo stesso tempo l’equilibrio di squadra. Non è una soluzione che dipende dal modulo, ma dai calciatori. In Italia sembra sempre che per vincere ci sia bisogno di cambiare modulo ogni partita, mentre in altri campionati europei ti dicono che se cambi hai perso la testa. Ognuno vede le cose a modo suo, io ho sempre adottato moduli elastici e cambiato anche in passato, ma ci devono essere le condizioni per farlo. Noi dobbiamo trovare equilibrio con le caratteristiche dei calciatori che abbiamo nel gruppo e credo che siamo sulla strada giusta”.
Giocherà Mertens o De Guzman? Negli ultimi mesi sembra che sia un po’ tra loro il ballottaggio per l’attacco:
“Per noi la competizione in rosa è positiva, mentre all’esterno sembra che sia fonte di polemiche. Mertens ha grande qualità e l’ha sempre dimostrata, De Guzman ha senso tattico e grande corsa. Entrambi si allenano benissimo e sono sempre pronti per giocare, sono due uomini dinamici che troveranno spazio e che possono darci tanta spinta in avanti”.
Come sta Gargano, ha recuperato dall’affaticamento muscolare?
“Sì, Walter sta bene, ha lavorato con il gruppo e può esser impiegato. Lui e David Lopez stanno dando equilibrio a centrocampo ma anche Jorginho e Inler possono dare un contributo fondamentale. In mezzo abbiamo quattro giocatori con caratteristiche che si completano”.
Siete pronti per affrontare tre match in sette giorni?
“Dobbiamo puntare a tutto e lavoriamo per essere sempre competitivi. Dopo il Chievo ci sarà l’Inter e ci teniamo molto anche alla Coppa Italia di cui siamo detentori. La chiave è la continuità per poter essere sempre al top in qualsiasi competizione”.
Siamo quasi a febbraio, ha già un’idea sul suo futuro a Napoli?
“Del futuro ho già detto che ne parleremo tra qualche mese. La Società ha una rosa importante ed anche giovane, il discorso dell’allenatore può essere rimandato perché la crescita continua al di là della guida tecnica. Il Club è solido, la squadra è sempre più competitiva e ci sono tutti gli ingredienti per andare avanti. Poi con il Presidente parleremo del mio futuro, ma noi siamo in contatto ogni giorno per programmare il futuro della Società soprattutto. Ho un rapporto bellissimo con De Laurentiis, con la dirigenza, con la città e con questo ambiente. Adesso concentriamoci sulla gara con il Chievo che è la cosa oggi più importante. Io voglio che la squadra punti in alto”.
A proposito di futuro, ha colpito molto la sua visita al Centro sportivo di Sant’Antimo per seguire la Primavera:
“Sì, ma io parlo spesso con mister Saurini, con Grava, con lo stesso Bigon per informarmi della Primavera. Ho visto la partita in settimana per seguire i ragazzi e per guardare anche i giovani che sono già nella rosa del Napoli”.
A gennaio, oltre al Napoli, più squadre di vertice hanno agito sul mercato. Chi secondo lei si è rinforzato di più?
“E’ vero che molti Club si sono mossi sul mercato, ma noi pensiamo alle nostre operazioni e siamo soddisfatti perché erano i profili e gli uomini che seguivamo e che velevamo. Poi per vedere gli esiti degli acquisti dovremo aspettare le risposte del campo”.
Al di là dei risultati, in cosa è cresciuto il Club in questo anno e mezzo con Benitez?
“Credo su tante cose ad ampio raggio. Sull’organizzazione, sull’ampliamento del Centro, sulla mentalità in generale. Faccio un esempio: quando arrivai sembrava assurdo non fare il ritiro pre partita. Ora lo sta facendo anche Zola e molti continuano a meravigliarsi. Ci sono aspetti della mentalità che credo il Napoli abbia assimilato anche in prospettiva internazionale. Per il resto ci sono ancora dei mesi avanti a noi e non voglio fare bilanci ma solo cercare di fare il meglio possibile e raggiungere traguardi in questa stagione”