di Eliana Del Prete

“Suonare per voi stasera è una grande emozione. Napoli è una città che amo e vorrei visitare più spesso”. Così Filippo Graziani saluta il pubblico dell’Auditorium dell’Istituto Pontano lasciandosi andare a virtuosismi sulle note del brano “Il topo nel formaggio”. La kermesse dal titolo “Filippo Graziani canta Ivan”, che si è svolta lo scorso 8 ottobre, è solo una dei tantissimi appuntamenti culturali e musicali organizzati dal prestigioso Istituto in occasione dei 100 anni del Pontano. Fortemente voluta e caldeggiata dal Presidente Pasquale Antonio “Cicci” Serra, la serata condotta da una presentatrice d’eccezione, la Preside Emma Armentano, ha rappresentato un modo per ripercorrere la carriera dell’indimenticabile artista teramano scomparso prematuramente venticinque anni fa. “In qualità di divulgatore della musica” di Ivan Graziani, il talentuoso Filippo si è esibito per l’occasione anche in alcuni brani meno noti ai più che portano dentro la grande anima compositiva del padre. E’ il caso di “Gabriele d’Annunzio” dall’album “Pigro” del 1978 o “Scappo di casa”, una canzone – ha aggiunto l’artista – che appare come un piccolo trattato di psicologia poiché narra la storia di un bambino che scappa di casa e la sua fuga resta nell’indifferenza di una famiglia che non lo cerca. Destreggiandosi abilmente con la chitarra e armoniose note, Filippo Graziani ha rievocato ai presenti un famoso country abruzzese dal titolo “Gran Sasso” , genere caro a papà Ivan che amava raccontare suggestioni di vita di un paese e di chi è cresciuto, appunto, all’ombra del massiccio montuoso più alto degli Appennini. In un fluire di emozioni e ricordi le note si sono spostate su “Agnese”, “Pigro” e “Sabbia nel deserto”. Brano, questo, che nel titolo si lega agli studi di Ivan Graziani condotti ad Urbino, una terra che trasmette cultura solo respirandone l’aria e che, in alcuni periodi dell’anno è protagonista di un fenomeno di “caligine”. Alcune perturbazioni – ha raccontato l’artista – portano nel vento una sabbia rossa che ricopre ogni cosa. Ecco, questo fenomeno ha ispirato mio padre. Graziani si è congedato dal pubblico con “Fuoco sulla collina”, brano richiesto dal presidente Cicci Serra a conclusione di una serata definita dallo stesso Serra “un momento molto commovente per quanti hanno amato ed apprezzato il troppo dimenticato Ivan” Nei saluti finali, ricordando un grande artista che ha fatto la storia della musica italiana, la Preside, Professoressa Emma Armentano, interpretando una curiosità comune a tutti, ha chiesto di raccontare papà Ivano fuori dai riflettori. “Papà era una persona con i piedi per terra – ha risposto Filippo – non ha mai avuto velleità. Un uomo abruzzese ricco dei valori che quella terra ti porta dentro. Non ho mai avuto la sensazione di essere diverso dagli altri”. In conclusione, l’intervento del Maestro Francesco Capriello, direttore della Pontano Music Academy ha ricordato cosa rende grande un musicista: “Quando una persona da sola, con una chitarra – ha sottolineato il Prof. Capriello – riesce a creare questa magia, al di là dell’immensità dell’indimenticato Ivan, siamo di fronte ad artisti veri”.

Consegna del cd celebrativo “100 anni di musica italiana” realizzato dalla Pontano Music Academy in occasione dei 100 anni del Pontano
La Preside Emma Armentano ed il Presidente Antonio “Cicci” Serra