Medico veterinario, consulente presso Ornitalia Product Service, Presidente Foi del Raggruppamento Regionale Campano nonché brillante ed appassionato esperto in ornitologia. Stiamo parlando del Dottor Domenico Borrelli, figura professionale che si è distinta per professionalità e disponibilità all’interno dell’entourage organizzativo del 70° campionato Mondiale di ornitologia che si è appena concluso alla Mostra D’Oltremare di Napoli. Animato da una grande passione per il mondo dell’ornitologia – e degli animali in generale – il Dottor Borrelli – seppur non in veste ufficiale – non si è risparmiato nel dare un sostanziale supporto al comitato organizzativo, curando anche l’aspetto sanitario, dai permessi fino alla sicurezza e alla logistica, coinvolgendo con il suo spirito ed entusiasmo tutto lo staff di supporto. Circa 22.000 gli esemplari presenti alla Mostra che, per la prima volta, fa tappa a Napoli ottenendo consenso di pubblico e diventando polo di confronto tra professionisti ed appassionati di questo settore. Tra un controllo e l’altro, siamo riusciti ad ottenere qualche informazione tecnica. Abbiamo notato in questi giorni con quanta attenzione vengono effettuati i controlli di verifica delle condizioni dei soggetti in esposizione. Cosa accade nello specifico? “Due volte al giorno i colleghi dell’Asl effettuano controlli documentali di tutti gli animali in transito, assicurandosi che tutto sia in ordine o segnalando problematiche. Per poter organizzare una manifestazione di questa portata è indispensabile -oltre a tutta una serie di altre documentazioni – l’autorizzazione dell’Asl. L’ente organizzatore inoltra una richiesta al SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) ed a seguito di questa segnalazione viene rilasciata un’autorizzazione.” Cosa deve sapere o fare un espositore per partecipare ad un evento del genere? “Per quanto riguarda gli espositori, se italiano, deve presentare una autocertificazione mentre per espositori esteri è necessario un documento TRACES ( Trade Control and Expert System). Si tratta di un documento di trasporto che viene rilasciato dall’autorità sanitaria di partenza e che viene controllato e vidimato all’arrivo” Ricordiamo a tal proposito che il TRACES collega circa 45.000 utenti appartenenti ad oltre 80 Paesi e territori ed è indispensabile al processo commerciale del traffico di animali, alimenti e sottoprodotti di origine animale circolanti all’interno dell’UE in rapporto a paesi terzi. Vengono effettuate delle analisi? “Viene effettuata una valutazione dello stato di salute degli animali. Gli allevatori che partecipano a questo tipo di manifestazioni presentano animali selezionati. Ciò è indicativo anche del loro stato di salute che è sicuramente ottimale. Spesso gli esemplari viaggiano per molti giorni, con soste di una settimana, pertanto l’allevatore deve essere consapevole delle condizioni dei soggetti partecipanti. Inoltre, è bene seguire anche una preparazione pre-gara. Quali le sezioni partecipanti? Tutte le sezioni partecipano alla mostra. Il canarino di colore, di forma e posizione arricciato, canarino di forma e posizione liscia, tutta la varietà degli esotici, la sezione EF, EG nonché tutta la sezione di pappagalli di piccola e grande taglia. Inoltre sono presenti tutte le sezioni delle quaglie. Come è stata accolta questa manifestazione? Benissimo. Abbiamo registrato in una sola giornata mille visitatori paganti ma, tra espositori, addetti ai lavori e accreditati, la mostra è stata visitata da migliaia di persone. L’evento ha suscitato tanto interesse da chiederci di riproporla anche per il prossimo anno. E’ una anticipazione? “Non sarà possibile riproporlo in quanto il Campionato Mondiale è itinerante per nazione ed è itinerante anche per la stessa nazione. Piacenza, Bari, cesena sono state altre città italiane “toccate” dall’evento in passato. Napoli è la prima volta che ospita il Concorso dopo tantissimi anni. Quanti paesi hanno partecipato? “Abbiamo registrato la presenza di una cospicua delegazione estera. Il Paese più lontano è stata la Turchia. Paese extracomunitario che, per poter essere presente, ha dovuto prima incontrare altre realtà sanitarie di altri paesi per giungere a noi.