“La Storia Ha Voluto Una Data, 10 Maggio 87” così recitava lo striscione esposto in Curva B, allo stadio San Paolo, per salutare il Napoli che proprio quel pomeriggio di maggio si laureava per la prima volta Campione d’Italia, dopo sessantanni, al termine di un un’ annata entusiasmante e ricca di emozioni: Gli azzurri avevano sfiorato piu’ volte l’impresa ma non erano mai riusciti a conquistare lo scudetto ed i tifosi partenopei avevano dovuto ingoiare tanti bocconi amari. Il Presidente Ferlaino, però, aveva deciso di allestire un grande Napoli che fosse capace di competere contro i poteri forti dell’asse Milano-Torino. Così due anni prima era riuscito a mettere a segno il “colpo del secolo”, acquistando Diego Armando Maradona, fuoriclasse argentino, considerato il piu’ forte giocatore del mondo, forse il piu’ grande di sempre. Nel giro di due stagioni arrivarono altri ottimi calciatori, come Giordano, Bagni, Renica, Garella,Carnevale, Romano ed il Napoli diventava una delle piu’ belle realtà del calcio italiano.Il Napoli si presentò ai nastri di partenza del Campionato 1986/87, come una delle squadre favorite insieme all’Inter,e la Juventus, con Maradona che intanto aveva vinto il Campionato Mondiale con l’Argentina,ricevendo la definitiva consacrazione come calciatore piu’ forte di tutti i tempi. Il Napoli allenato da Ottavio Bianchi debuttò a Brescia e gli azzurri vinsero per 1 a 0 grazie ad un gol capolavoro di Maradona. Gli azzurri poi dopo due pareggi con Udinese e Avellino vinsero 3 a 1 con il Torino al San Paolo e 2 a 1 con la Sampdoria a Marassi. La prima grande vittoria arrivò con la Roma, gli azzurri batterono i giallorossi per 1 a 0 all’Olimpico con un gran gol di Maradona, ma la gara piu’ attesa arrivò dopo due settimane. Il Napoli primo in classifica con 12 punti insieme alla Juventus giocava a Torino, proprio contro i bianconeri, la grande rivale di sempre.Il Napoli entrò in campo, guidato da un grande Maradona deciso a vincere e staccare i rivali in classifica. Gli uomini di Bianchi sfiorarono più volte il vantaggio ma il primo tempo terminò 0 a 0. Nella ripresa però la Juventus passò in vantaggio a sorpresa con un gol di Laudroup,e sembrò materializzarsi l’ennesima beffa per i partenopei,ma gli azzurri sotto di un gol si scatenarono guidati da un grande Maradona. Si giocò solo nella metà campo bianconera e la porta di Tacconi fu presa d’assedio ma sembrava stregata,ma il 73’e il 74′ furono due minuti di fuoco che videro capovolgere la partita. Infatti, prima Ferrario e poi Giordano ribaltarono il risultato e così il Napoli passò in vantaggio per 2 a 1, facendo esplodere il Comunale che per metà era occupato da tifosi partenopei giunti da tutta Europa. La Juve era ormai in ginocchio e nel recupero Volpecina segnò il gol del 3 a 1. Per il Napoli che non vinceva a Torino da 29 anni fu un risultato storico, e gli azzurri con la grande vittoria sulla Juventus diventarono i favoriti per la vittoria del Campionato. Il Napoli chiuse in bellezza l’anno senza sconfitte battendo l’Empoli ed il Como. Il nuovo anno si aprì però con la prima sconfitta a Firenze per 3 a 1, avvelenata da un pessimo arbitraggio che mandò su tutte le furie Maradona e compagni. Gli azzurri si riscattarono sette giorni dopo al San Paolo battendo l’Ascoli per 3 a 0 diventando Campioni d’Inverno. Il girone di ritorno si aprì alla grande con quattro vittorie consecutive con il Brescia, l’Udinese,l’Avellino ed il Torino, il Napoli incrementò sempre piu’ il vantaggio in classifica anche se poi arriverà la seconda sconfitta al Meazza con l’Inter. Il riscatto degli azzurri arrivò prontamente la settimana successiva, quando gli azzurri batterono al San Paolo la Juventus per 2 a 1 e il sogno sembrò sempre piu’ vicino. La sconfitta di Verona, inaspettata, creò qualche brivido e paura ai tifosi, perchè l’Inter minacciosa insidiava il Napoli per la vittoria finale. Ma il riscatto dei partenopei arrivò, ancora una volta, con Maradona che guidò il Napoli alla vittoria al San Paolo con il Milan per 2 a 1 segnando un altro gol fantastico. Il pareggio a Como per 1 a 1 e la concomitante sconfitta dell’Inter con l’Ascoli avvicinò il Napoli sempre più al titolo. Solo un punto separava il Napoli dalla Storia ed in città iniziarono i festeggiamenti in vista dell’ultima partita casalinga con la Fiorentina. Il San Paolo, vestito tutto d’azzurro, era già pieno almeno quattro ore prima della partita. Il gol scudetto lo segnò Carnevale, altro protagonista di un grande stagione, poi ci fu’ il pareggio di Baggio, ma la partita ormai era solo una formalità, si aspettava solo il 90′ per festeggiare e salutare gli Eroi. Al fischio finale il San Paolo esplose ed iniziarono i festeggiamenti, il Napoli si laureò campione d’Italia ed entrò nella Storia, era il 10 Maggio 1987 . (Antonio Errico)